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lunedì 01/07/2024 • 06:00

Caso Risolto DAL 1° SETTEMBRE 2024

Decontribuzione e bonus ZES: doppia agevolazione per il Sud

Il Decreto Coesione, con decorrenza settembre 2024, introduce il bonus ZES per alcune Regioni svantaggiate affiancandola alla decontribuzione Sud che viene prorogata fino al 31 dicembre 2024.

di Paolo Mancinelli - Consulente del lavoro presso Confindustria Ancona

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Aspetti generali bonus ZES

Il Decreto-legge 7 maggio 2024 n. 60, meglio conosciuto come Decreto Coesione, ha introdotto un'agevolazione contributiva al fine di sostenere lo sviluppo occupazionale della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno contribuendo alla riduzione dei divari territoriali.

Nello specifico, ai datori di lavoro privati che assumono personale non dirigenziale, dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato è riconosciuto l'esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro.

Sono esclusi da tale disciplina i premi ed i contributi dovuti all'Inail, ed il tetto massimo agevolabile è pari a 650,00 euro mensili per ciascun lavoratore.

Ulteriore vincolo è rappresentato dai limiti di spesa autorizzata prevista dal Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021 – 2027.

L'agevolazione, riconosciuta per 24 mesi massimo, è riconosciuta esclusivamente ai datori di lavoro privati:

  • che occupano fino a dieci dipendenti nel mese di assunzione;
  • che assumono, presso una sede o unità produttiva ubicata nelle regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno, lavoratori in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

L'esonero è attuabile solo nel caso di assunzione di soggetti che, alla data di assunzione, hanno compiuto 35 anni di età e sono disoccupati da almeno 24 mesi.

È anche ammessa la fruizione residua con riferimento a soggetti per i quali un diverso datore di lavoro abbia già beneficiato parzialmente dello sgravio in trattazione.

Condizione indispensabile di fruizione è l'assenza, ad opera dell'azienda, nei sei mesi precedenti di licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero a licenziamenti collettivi nella medesima unità produttiva.

Qualora si verifichi tale situazione, lo stesso verrà revocato con conseguente recupero del beneficio già fruito.

La revoca non ha alcun effetto sul computo del periodo residuo utile alla fruizione dell'esonero in caso di assunzione di un soggetto per cui il precedente datore di lavoro aveva fruito parzialmente dell'agevolazione.

L'efficacia e soprattutto l'operatività effettiva è subordinata all'autorizzazione della Commissione Europea.

Conseguenze proroga agevolazione decontribuzione sud

Come si prevedeva, è stata attuata la proroga della decontribuzione sud in scadenza il 30/06/2024 ci saranno sicure ripercussioni sull'occupazione e sulla situazione economica delle regioni interessate.

Le ditte interessate potranno quindi decidere di usufruire del beneficio che meglio si presterà alla propria situazione.

Il nuovo incentivo, che come ricordato entrerà in vigore il 1°settembre 2024, non ha lo stesso impatto della decontribuzione Sud, sia in termini di estensione temporale che di impatto finanziario.

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di

Beniamino Scarfone

- Consulente del Lavoro e Giornalista pubblicista

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