sabato 29/06/2024 • 06:00
Dal 1° luglio 2024 riparte FRI-Tur, l’incentivo che punta a migliorare i servizi di ospitalità delle strutture ricettive e a favorire gli investimenti nel settore fieristico, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale. Promossa dal Ministero del Turismo, la misura è gestita da Invitalia.
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Ai fini di potenziare le strutture ricettive, nel PNRR è previsto l'incentivo FRI-Tur, rivolto ad imprese alberghiere, agriturismi, imprese del comparto turistico e congressuale. Nello specifico, detto incentivo punta a migliorare i servizi di ospitalità ed a potenziare le strutture ricettive, in un'ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale.
Esso è promosso dal Ministero del Turismo ed è gestito da Invitalia; la dotazione finanziaria è di 780 milioni di euro, con ulteriori 600 milioni di finanziamenti bancari attivati per questa misura.
Con l'Avviso del 7 maggio 2024 del Ministero del Turismo, sono stati definiti gli elementi per l'attuazione della linea progettuale «Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo», con riferimento alle domande d'incentivo che verranno presentate a partire dal prossimo 1° luglio e, in particolare, alle modalità di presentazione delle stesse, nonché alle indicazioni utili per la migliore attuazione dell'intervento.
I beneficiari
Possono presentare domanda d'agevolazione, nel dettaglio, i seguenti soggetti:
I sopra elencati soggetti devono gestire, in virtù di un contratto regolarmente registrato, da allegare obbligatoriamente alla domanda, un'attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi. Essi devono, inoltre, essere proprietari degli immobili oggetto d'intervento, presso cui sono esercitati l'attività ricettiva o il servizio turistico.
Oltre a quanto sopra esposto, nello specifico, i requisiti che le imprese devono possedere al momento della presentazione della domanda, sono i seguenti:
Interventi ammissibili e agevolazioni
Ai fini della fruizione degli incentivi, gli interventi devono riguardare i seguenti settori:
L'investimento dev'essere riferito ad una o più unità dell'impresa richiedente situate sul territorio nazionale, deve prevedere spese ammissibili, al netto dell'IVA, comprese tra 500.000 euro e 10 milioni di euro. I progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 ed essere conformi alla normativa ambientale nazionale ed europea, alla Comunicazione della Commissione UE (2021/C 58/01) ed agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio DNSH.
Il 50% delle risorse è destinato ad interventi di riqualificazione energetica, mentre, il 40% delle risorse stanziate per il contributo diretto alla spesa, è destinato alle imprese con sede in una delle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Per i beneficiari, sono previste due forme d'incentivo:
Al finanziamento agevolato, dev'essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca finanziatrice che aderisce alla Convenzione del 29 agosto 2022 firmata dal Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti.
Presentazione delle domande
A partire dalle ore 12:00 del 1° luglio e fino alle ore 12:00 del 31 luglio 2024, potrà essere presentata la domanda per richiedere gli incentivi in commento. Ai fini dell'invio della stessa, è necessario:
Occorre, comunque, disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC). Al termine della procedura online, verrà assegnato un protocollo elettronico.
Le domande saranno esaminate in ordine cronologico di presentazione.
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