lunedì 17/06/2024 • 06:00
Attraverso una serie di misure mirate, il D.Lgs. 81/2015 offre maggiori tutele e nuove possibilità per datori di lavoro e lavoratori.
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L'articolo 54 del D.lgs. 81/2015 mira a rendere più vantaggioso per i datori di lavoro l'assunzione con contratti a tempo indeterminato.
Questo approccio riflette una chiara strategia di promuovere la stabilità occupazionale, elemento essenziale per la crescita e il benessere dell'intero sistema economico-sociale.
La stabilizzazione del rapporto di lavoro rappresenta, infatti, un fattore chiave per garantire maggiore sicurezza e prospettive di carriera ai lavoratori e, allo stesso tempo, offre ai datori di lavoro il vantaggio di poter contare su risorse umane più qualificate e motivate, in grado di contribuire in modo duraturo allo sviluppo dell'azienda.
Come affermava l'imprenditore scozzese Andrew Carnegie, “Portatemi via la mia gente e lasciatemi le aziende vuote e presto l'erba crescerà sul pavimento dei reparti. Portatemi via le aziende e lasciatemi le persone con cui lavoro e presto avrò aziende migliori di prima”.
In tal senso, le persone sono la risorsa più preziosa di un'azienda.
Condizioni per l'assunzione
Per consentire ai datori di lavoro di trarre il massimo vantaggio da questa riforma, è necessario adempiere a due requisiti essenziali.
In primo luogo, i lavoratori coinvolti devono firmare accordi conciliativi riguardanti la qualificazione del precedente rapporto lavorativo. Tali accordi vanno stipulati presso le sedi indicate dall'articolo 2113, comma 4, del Codice Civile, o davanti alle commissioni di certificazione preposte.
Tale procedura conciliativa è fondamentale per definire inequivocabilmente la natura del rapporto di lavoro pregresso, assicurando un corretto passaggio al nuovo contratto a tempo indeterminato e salvaguardando sia il lavoratore che il datore di lavoro.
In secondo luogo, nei 12 mesi successivi all'assunzione, i datori di lavoro non possono recedere dal contratto, eccetto che per giusta causa o giustificato motivo soggettivo. Questa restrizione punta a consolidare il rapporto tra impresa e lavoratore, promuovendo una maggiore stabilità lavorativa.
Il vincolo temporale, infatti, spinge i datori di lavoro a investire con convinzione sui nuovi assunti: ciò contribuisce a creare un ambiente di lavoro più sicuro e motivante per i dipendenti.
Attraverso questa disciplina organica, il legislatore intende offrire nuove opportunità di crescita sia ai lavoratori che alle aziende, gettando le basi per uno sviluppo economico-sociale più equilibrato e duraturo.
Effetti dell'assunzione a tempo indeterminato
La stabilizzazione dei rapporti di lavoro tramite contratti a tempo indeterminato offre un vantaggio significativo: la regolarizzazione delle eventuali irregolarità amministrative, contributive e fiscali derivanti da una precedente classificazione impropria della relazione lavorativa.
In base alle disposizioni normative vigenti, nel momento in cui viene perfezionata l'assunzione a tempo indeterminato, il datore di lavoro è esonerato da qualsiasi responsabilità riguardante illeciti amministrativi, contributivi o fiscali derivanti da una precedente errata classificazione del rapporto lavorativo.
In tal modo sarà possibile regolarizzare situazioni ambigue e potenzialmente problematiche, garantendo al contempo una maggiore stabilità e trasparenza nel rapporto di lavoro.
Tuttavia, è importante sottolineare come l'assunzione a tempo indeterminato non debba essere vista come una soluzione “tappa-buchi” per sanare irregolarità pregresse, bensì come una scelta consapevole e responsabile che mira a valorizzare le risorse umane e a costruire rapporti di lavoro solidi e duraturi.
Un passo avanti per i lavoratori
La transizione da contratti precari a contratti a tempo indeterminato rappresenta un'opportunità significativa per i lavoratori e offre una serie di vantaggi tangibili sia sul piano professionale sia su quello personale.
Innanzitutto garantisce una maggiore stabilità, riducendo l'incertezza associata ai contratti a breve termine. Sapere di poter contare su un impiego duraturo permette ai lavoratori di pianificare il proprio futuro con maggiore serenità, favorendo un migliore equilibrio tra vita lavorativa e privata.
Inoltre, i contratti a tempo indeterminato offrono un accesso più ampio a diritti e tutele, come ferie retribuite, malattia, maternità e contributi previdenziali.
Questi vantaggi hanno il potenziale di trasformare il clima all'interno dell'azienda, creando un ambiente di lavoro più equo e attento ai diritti dei dipendenti.
Quando i lavoratori si sentono valorizzati e supportati, nasce naturalmente un forte senso di appartenenza e di motivazione.
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