giovedì 13/06/2024 • 06:00
Un interessante studio dell’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) ha l’obiettivo di sviluppare un algoritmo di apprendimento automatico (machine learning) per individuare le aziende italiane potenzialmente connesse a contesti di criminalità organizzata.
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Una minaccia significativa per le economie dell’intero globo è rappresentata dal potere finanziario delle organizzazioni criminali. Secondo le stime dell'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine, nel 2009 le entrate generate dalla criminalità organizzata (CO) rappresentavano il 3,6% del PIL mondiale (UNODC, 2011). Uno studio condotto dalla Commissione Europea (2021) rivela che nel 2019 i ricavi annuali combinati dei nove principali mercati criminali nell’UE variavano da 92 miliardi di euro a 188 miliardi di euro, raddoppiando di fatto. Secondo una ricerca condotta da Transcrime (2015), in collaborazione con il Ministero dell'Interno, in Italia nel 2015 i proventi derivanti da attività legate alla criminalità organizzata potrebbero potenzialmente ammontare fino al 2% del PIL nazionale. Nel contesto di riferimento appena delineato, la minaccia globale è generata dai sempre crescenti investimenti della criminalità organizzata nell’economia ufficiale e dalla crescente integrazione dei gruppi criminali organizzati nell’economia legittima, con infiltrazioni e sfere di influenza sempre più ampie. Le imprese infiltrate sono entità sotto il controllo di organizzazioni crimi...
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