Soggettività passiva IMU appesa al diritto di abitazione anche se non esercitato

Dubbio molto frequente nell'assolvimento dell'obbligazione tributaria relativa all'IMU attiene alla modalità di determinazione dell'imposta a fronte del possesso di fabbricati gravati dal diritto di abitazione. Soprattutto laddove il titolare di tale diritto non abiti effettivamente l'immobile. In vista della scadenza del versamento della prima rata 2024, che quest'anno cade lunedì 17 giugno, si rende opportuno chiarire come la fattispecie vada assoggetta correttamente ad imposizione e, soprattutto, quale sia il soggetto titolare dell'obbligazione tributaria. Ciò in quanto è credenza diffusa che il diritto di abitazione di cui è gravata la casa coniugale (o una casa in genere) si estingua con il mancato utilizzo dell'immobile come abitazione da parte di chi ne è titolare. Tale posizione, che naturalmente avrebbe riflessi fiscali, è priva di qualsiasi fondamento nel nostro ordinamento giuridico. La questione va affrontata non solo sulla base della legislazione IMU, ma anche della legislazione civilistica in materia di diritti reali di godimento, nonché di formalità degli atti che ne comportano costituzione, modifica, trasferimento ed estinzione. Legislazione IMU di riferimento Presupposto impositivo dell'IMU, tanto nella previgente normativa, quanto nell'attuale, è costituito dal possesso di beni immobili. Questo è quanto prevedeva l'art. 8, comma...