giovedì 23/05/2024 • 15:43
L'Agenzia delle Entrate,con Risp. 23 maggio 2024 n. 113, ha fornito chiarimenti in tema di canone di concessione, relativamente alla compensazione con crediti d'imposta agevolativi.
redazione Memento
L'istante è concessionaria dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per la realizzazione e la conduzione della rete per la gestione telematica del gioco lecito mediante apparecchi da divertimento ed intrattenimento, di cui all'articolo 110, comma 6, lettera a) (c.d. AWP) e lettera b) (c.d. VLT) del TULPS (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza), in virtù della convenzione di concessione stipulata con l'ADM. La convenzione prevede il versamento, in favore del bilancio dello Stato, di un importo pari allo 0,8 per cento delle somme giocate di cui lo 0,3 per cento a titolo di canone di concessione e lo 0,5 per cento a titolo di deposito cauzionale su ciascuno degli apparecchi di gioco AWP e apparecchi VLT per i quali è stato rilasciato da AAMS, rispettivamente, un nulla osta ovvero un codice identificativo AAMS. Il versamento viene interamente eseguito sul conto 20050, acceso presso la Tesoreria centrale dello Stato di Roma, mediante modello F24/Accise, in linea con quanto previsto dal decreto del Direttore Generale di AAMS Prot. n. 23668/Giochi/ADI del 4 luglio 2007. L'istante manifesta la propria intenzione di acquisire, mediante appositi contratti di cessione, i crediti d'imposta, maturati da soggetti terzi. Al riguardo, chiede di sapere: se l'intero importo dello 0,8% dovuto sulle somme giocate possa essere versato utilizzando in compensazione, in base all'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, i predetti crediti agevolativi; in subordine, se il solo importo dello 0,3%, dovuto sulle somme giocate a titolo di canone di concessione, possa essere versato utilizzando in compensazione, in base all'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, i predetti crediti agevolativi. Secondo l'Agenzia delle Entrate l'istante potrà compensare le somme a debito «di carattere non fiscale», oggetto dell'interpello in esame (per l'intero importo dello 0,8% dovuto sulle somme giocate) il cui versamento con le modalità di cui all'articolo 17 del decreto legislativo n. 241 del 1997 è previsto da apposito decreto ministeriale con i crediti di imposta agevolativi derivanti dagli interventi elencati all'articolo 121 DL 34/2020 che intende acquisire a mezzo di ''cessione del credito'', sulla cui legittimità la scrivente non si pronuncia, restando integro il potere di controllo da parte degli organi competenti, considerate, altresì, le recenti disposizioni che hanno ristretto le ipotesi di cessione dei crediti emergenti da interventi agevolati. Fonte: Risp. AE 23 maggio 2024 n. 113
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