sabato 18/05/2024 • 06:00
Prove generali lunedì per il summit di giugno sulla IA con Microsoft che ospiterà un evento speciale. Martedì tocca poi alla nomina ufficiale di Annamaria Poggi alla guida di Crt nel dopo Palenzona, mentre mercoledì gli occhi saranno puntati su Fed e sul board della Bce. Giovedì a Stresa prende il via il G7 delle Finanze. Venerdì la Germania diffonderà i dati sul Pil.
Raffaella Polato
- Inviata del Corriere della SeraLunedì 20 – Le agende dell’Intelligenza Artificiale Il tema è così cruciale da portare alla prima partecipazione di un pontefice a un G7: la presenza di Papa Francesco alla sessione dedicata all’Intelligenza Artificiale sarà la vera, grande novità riservata dal prossimo summit dei capi di Stato e di governo del Sette Grandi, organizzato da Giorgia Meloni nell’ambito della presidenza italiana (appuntamento dal 13 al 15 giugno a Borgo Egnazia, in Puglia). Almeno per i prossimi mesi sarà questo l’evento clou delle tante iniziative dedicate un po’ in tutto il mondo agli sviluppi dell’Ia. Tra le tante, due tra quelle che si preannunciano particolarmente interessanti andranno in scena in questi giorni. La prima riguarda uno dei colossi che l’Intelligenza Artificiale la stanno sviluppando: Microsoft, che oggi, nella sede di Redmond, ospiterà l’evento speciale voluto dall’amministratore delegato Satya Nadella. La seconda è a livello di Stati: sono Corea del Sud e Gran Bretagna gli organizzatori del “Summit di Seul sull’IA”, in agenda domani e dopo nella capitale coreana Martedì 21 – Poggi in Crt al posto di Palenzona Il consiglio di indirizzo della Fondazione Crt l’ha designata all’unanimità, nei giorni scorsi, per la nomina alla presidenza dopo le dimissioni di Fabrizio Palenzona (e la bufera che ne è seguita). Oggi Annamaria Poggi, docente di Diritto costituzionale all’Università di Torino e già consigliera del board di Compagnia di San Paolo, verrà formalmente nominata numero uno dell’ente, azionista di Unicredit e Generali. Mercoledì 22 – Il punto tra Fed e Bce Le minute dell’ultima riunione Fed, il board della Bce. All’Eurotower non si parlerà di tassi (il prossimo di board di politica monetaria sarà il 7 giugno, e dovrebbe decidere il taglio ampiamente preannunciato), ma a Francoforte come a Washington ci saranno nuovi elementi che permetteranno di aggiornare il quadro. Vale soprattutto per gli Usa. Dove i dati sull’inflazione di aprile, appena resi noti, hanno registrato un rallentamento lievissimo (da 3,5% a 3,4% su base annua) ma sufficiente alla speculazione per innescare nuove scommesse su un ipotetico anticipo delle decisioni in materia di tassi da parte di Jerome Powell. Peccato che lo stesso Powell lo avesse escluso già qualche giorno prima. Nonostante sul fronte prezzi siano stati fatti “progressi reali” – ha detto - e nonostante anche lui si aspetti ulteriori diminuzioni, la fiducia del presidente Fed non è “così alta” come lo era prima della lettura dei primi tre mesi dell'anno. Morale: “La politica economica restrittiva potrebbe impiegare più tempo del previsto per far scendere l'inflazione” ed esiste addirittura “una piccola possibilità” che la Banca centrale Usa sia costretta ad alzare nuovamente il costo del denaro. Tranquilli, però: “Non credo sia probabile che la prossima mossa sia un rialzo dei tassi. È più probabile che li terremo dove sono”. Giovedì 23 – A Stresa il G7 delle Finanze La riunione Bce di ieri è stata anticipata di un giorno, rispetto all’agenda consueta dell’Eurotower (i board sono programmati solitamente di giovedì), per consentire a Christine Lagarde di partecipare al summit dei ministri delle Finanze e dei Governatori del G7. La presidenza italiana ha scelto Stresa, dove Giancarlo Giorgetti e Fabio Panetta guideranno le riunioni in calendario da oggi a venerdì. C’è molto, sul tavolo. E molte sono le spine, soprattutto per noi europei. Se gli Usa sono sempre alle prese con un’inflazione che scende meno del previsto ma con una crescita che, invece, le previsioni continua a batterle, l’Europa ha scampato il pericolo di una recessione e tuttavia, nonostante un lieve miglioramento delle stime di crescita, “le prospettive restano fragili, poiché in un contesto di elevata incertezza la portata degli shock economici rimane elevata” (Bce, Financial Stability Review, 16 maggio). Venerdì 24 – Il Pil tedesco Christian Lindner e Joachim Nagel sono, rispettivamente, il ministro delle Finanze e il presidente della Banca centrale del Paese - la Germania - che un tempo faceva da locomotiva all’Europa, se non al mondo, e oggi è l’osservato speciale ogni volta che si parla di stime e previsioni per l’economia globale. Saranno a Stresa oggi, al G7, mentre da Berlino diffonderanno i dati definitivi sul Pil del primo trimestre di un 2024 che, fin qui, è visto ancora stagnante (+0,1%). Ok, si dice sia in atto una svolta. Per Lindner e Nagel rassicurare i partner, e soprattutto convincerli, non sarà comunque facile.
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