mercoledì 15/05/2024 • 11:20
Il MIMIT ha informato che dal 15 maggio 2024 è online l'Albo dei certificatori del credito d'imposta in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica.
redazione Memento
Dalle ore 12.00 del 15 maggio 2024, è possibile consultare l'Albo dei certificatori del credito d'imposta in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica di cui all'art. 2 del D.P.C.M. del 15 settembre 2023. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha provveduto, infatti, con decreto direttoriale del 15 maggio 2024, a seguito di opportune verifiche compiute dalla Commissione nominata dal Direttore Generale della Direzione competente, a disporre l'iscrizione all'Albo dei certificatori dei soggetti indicati all'Allegato 1 del predetto Decreto, selezionando gli idonei tra le domande pervenute al 30 aprile 2024. Contestualmente alla pubblicazione dei primi soggetti iscritti all'Albo dei certificatori, dalle ore 14.00 del 15 maggio 2024 è operativa la piattaforma informatica con la quale le imprese che hanno effettuato o che intendano effettuare investimenti nei campi della ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica possono selezionare il certificatore prescelto e versare i diritti di segreteria. Attraverso lo stesso portale sarà possibile per i certificatori, a far data dal 5 giugno 2024, provvedere al caricamento delle certificazioni richieste dalle imprese e ad esse rilasciate. Il Ministero renderà disponibili entro il mese di maggio 2024 il modello di certificazione da utilizzare nonché le linee guida cui il certificatore è tenuto ad uniformarsi per la corretta applicazione del credito d'imposta. Il credito d'imposta ricerca e sviluppo è una misura introdotta dal Decreto 23 dicembre 2013, n. 145 ed è disciplinato dal Decreto MEF 27 maggio 2015. Negli anni è stato oggetto di varie modifiche e gli ultimi aggiornamenti sono stati definiti dal Decreto MIMIT 26 maggio 2020. Nasce con il principale obiettivo di sostenere le aziende che investono in attività di ricerca e sviluppo e per permettere alle imprese di recuperare una percentuale degli investimenti effettuati in R&S sotto forma di credito d'imposta, utilizzabile in compensazione nelle dichiarazioni fiscali. Gli obiettivi sono duplici: da un lato stimolare le imprese all'innovazione e alla ricerca; dall'altro sostenere la competitività del tessuto economico nazionale.
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Marco Nessi
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