mercoledì 15/05/2024 • 10:23
L'ECOFIN, nella riunione del 14 maggio 2024, ha raggiunto l'accordo sulla proposta di Direttiva FASTER. Nessun accordo è, invece, stato raggiunto sullo schema di Direttiva sull'IVA nell'era digitale.
redazione Memento
Direttiva FASTER Nella riunione del 14 maggio 2024, l'ECOFIN ha raggiunto l'accordo sulla proposta di Direttiva FASTER che mira a semplificare e standardizzare le procedure attualmente previste in relazione all'applicazione diretta della ritenuta convenzionale, all'esonero dalle imposte ed al rimborso di quelle pagate in eccesso, promuovendo la trasparenza dell'attività amministrativa e lo scambio (lineare) di informazioni tra le Amministrazioni fiscali, in aderenza ad uno dei pilastri del c.d. progetto BEPS nonché alle Direttive ATAD (Anti-Tax Avoidance Directive) e DAC (Directive on Administrative Cooperation). Quali sono le principali novità previste dalla proposta di Direttiva? In primis, la previsione di un certificato unico di residenza fiscale digitale (eTRC), accettato e condiviso da tutte le Amministrazioni fiscali, che renderà le procedure in parola più rapide ed efficienti. Tale certificato sarà rilasciato entro un giorno lavorativo dalla sua richiesta, e sarà “unico”. È questo un notevole passo avanti nella giusta direzione, infatti da una parte si renderà più spedito il processo di rilascio del medesimo - che ad oggi può arrivare fino a due anni come nel caso ad esempio della Turchia -, dall'altro si eviteranno duplicazioni di certificazioni. Un'altra importante novità è l'introduzione della procedura FASTER di rimborso rapido. Ciascun Stato membro potrà decidere se applicare la procedura di esonero o di rimborso rapido, ovvero entrambe: tale Stato dovrà comunque garantire che almeno una di tali procedure sia disponibile per tutti gli investitori, e sia effettivamente attivata. Gli Stati membri avranno la discrezionalità di consentire solo ai contribuenti “a basso rischio” di richiedere l'esonero da ritenuta, mentre gli altri contribuenti potranno richiedere, al ricorrere delle condizioni, solo il rimborso di quanto versato in eccesso. Direttiva IVA nell'era digitale Sempre nella riunione del 14 maggio 2024, l'ECOFIN non ha, invece, raggiunto l'accordo relativo allo schema di Direttiva VIDA: VAT In the Digital Age, l'IVA nell'era digitale. Si ricorda che nel mese di dicembre del 2022 la Commissione europea aveva presentato uno schema di Direttiva, con le relative norme complementari, noto come VIDA. La procedura legislativa europea richiede sempre molto tempo: il parere del Parlamento europeo è stato pubblicato il 22 novembre 2023. Questa fase normativa ha come obiettivo essenziale quello di potenziare i controlli delle transazioni intraunionali, vista la scarsa se non nulla utilità dei modelli INTRASTAT: la Direttiva li prevede solo per le operazioni attive di vendita o prestazione, mentre gli elenchi completi per le operazioni passive erano stati adottati solo da alcuni Stati, tra cui l'Italia.
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