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mercoledì 08/05/2024 • 06:00

Impresa Schema di provvedimento

Codice della crisi di impresa: cosa prevede il nuovo Decreto correttivo

Il Consiglio dei Ministri discuterà lo schema di Decreto correttivo al Codice della crisi d’impresa. Molte le novità, dalla transazione fiscale fino al concordato preventivo. Il Decreto si applicherà a tutti i procedimenti pendenti alla data della sua entrata in vigore e a quelli instaurati o aperti successivamente.

di Matteo Spataro - Avvocato in Milano Studio legale Edoardo Ricci - Avvocati

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  • Tempo di lettura 6 min.
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È prossimo alla discussione presso il Consiglio dei Ministri lo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza di cui al D. Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14. Si tratta di un documento, che interviene - in modo più o meno incisivo e sostanziale - su ben 164 articoli del Codice. Le novità A una prima lettura, gli interventi più interessanti paiono essere i seguenti: l'introduzione all'art. 23 dei commi 2 bis e 2 ter la possibilità per l'imprenditore, nell'ambito della composizione negoziata della crisi, di formulare all'Agenzia delle Entrate, agli Enti pubblici territoriali, all'Agenzia delle Entrate-Riscossione, all'INPS e all'INAIL una proposta di transazione fiscale, vale a dire: un accordo transattivo, che preveda il pagamento, parziale o dilazionato, del debito e dei relativi accessori. L'accordo, tuttavia, si risolve di diritto in caso di apertura della liquidazione giudiziale o della liquidazione controllata o di accertamento dello stato di insolvenza oppure in caso di grave inadempimento (ad esempio: per mancato pagamento di almeno tre rate consecutive oppure delle somme dovute entro il termine di novanta giorni dalla scadenza stabilita). Il correttivo, invece, non prevede l'estensione della transazione fiscale a strumenti di ...

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