Pubblicata la relazione annuale (“Relazione”) del Tavolo per la Finanza Sostenibile (“Tavolo”), che rendiconta le attività svolte nel corso del 2023.
Origini ed Ambito
Giova innanzitutto ricordare come il Tavolo sia stato promosso nel 2022 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (“MEF”), presieduto dal Dipartimento del Tesoro del MEF e di cui fanno parte il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (“MASE”), la Banca d’Italia (“BdI”), la Consob, l’Istituto per la vigilanza sulle Assicurazioni (“IVASS”), la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (“COVIP”), mentre è in fase di adesione anche il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (“MIMIT”).
Obiettivo del Tavolo è far si che il “Sistema Paese” nel suo complesso sviluppi ed attui strategie di finanza sostenibile nonché mobiliti le risorse private attraverso il mercato dei capitali, al fine di agevolare il raggiungimento degli impegni assunti dal Paese a livello internazionale.
Il Tavolo si riunisce di norma ogni 3 mesi, a volte anche estendendo a stakeholder interessati a temi specifici.
Priorità 2023
Nell’anno 2023 il Tavolo ha individuato le 3 seguenti priorità:
- disponibilità dei dati sui rischi climatici e naturali, attraverso la mappatura delle basi dati locali e nazionali, sia private che pubbliche, relative ai rischi ESG a cui sono esposte famiglie e imprese, anche al fine di facilitarne l’interoperabilità attraverso iniziative istituzionali, normative e/o tecnologiche;
- informativa di sostenibilità delle piccole e medie imprese non quotate, attraverso lo sviluppo di formati standardizzati per la raccolta delle informazioni ESG più rilevanti, predisposti attraverso l’interlocuzione con gli operatori di mercato;
- protezione assicurativa contro i rischi ambientali e climatici, al fine di sviluppare possibili soluzioni per rafforzare una maggiore copertura assicurativa a fronte di tali rischi.
Suddette priorità sono state seguite da 4 gruppi di lavoro (“Gruppi”) ognuno dei quali, oltre ad aver rendicontato le proprie attività, ha verificato il raggiungimento degli obiettivi precedenti e fissato quelli per l’anno successivo.
Gruppo 1 - Mappatura e integrazione basi dati sui rischi ambientali e climatici delle imprese
Il Gruppo 1, coordinato da BdI, ha:
- condotto un’attività ricognitiva delle basi dati disponibili per la valutazione dell’impatto di rischi climatici e ambientali;
- continuato la sua attività accrescendo il numero di basi dati censite, con l’obiettivo di continuare il monitoraggio nel corso del 2024;
- in collaborazione con il Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici (“CMCC”) e l’Associazione Bancaria Italiana (“ABI”), avviato il progetto “Clim-fit”, con l’obiettivo di contribuire alla diffusione di metodi e procedure utili alla quantificazione dell’impatto dei rischi fisici sulle esposizioni bancarie. La prima fase dell’iniziativa si è concentrata sulla messa a punto di un progetto pilota per la valutazione del rischio fisico sui mutui immobiliari.
Per quanto concerne gli obiettivi per l’anno 2024, il Gruppo 1:
- ultimerà la fase di analisi dei dati del progetto-pilota sul rischio di inondazione costiera per la città di Rimini definendo buone pratiche per la raccolta delle informazioni da parte degli intermediari e proponendo una metodologia di valutazione dei rischi che consenta agli istituti di definire una valutazione della robustezza delle metodologie utilizzate;
- presenterà al Tavolo una lista aggiornata delle basi dati censite per la valutazione dell’impatto dei rischi climatici e ambientali al fine di avviare la valutazione di fattibilità di un data-hub pubblico.
Gruppo 2 - Mappatura e integrazione basi dati sui rischi ambientali e climatici degli immobili di imprese e famiglie
Il Gruppo 2, coordinato dal MEF, ha:
- condotto una ricognizione delle basi dati esistenti relative al patrimonio immobiliare di famiglie e imprese per gli aspetti riferiti all’efficienza energetica, individuando nel Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica (“SIAPE”) e nel Sistema Informativo Integrato (“SII”) le basi dati di maggiore interesse;
- individuato alcune criticità, con particolare riferimento all’impossibilità, anche per gli intermediari finanziari, di accedere ai micro-dati del SIAPE e del SII, e all’insufficienza delle informazioni rese pubbliche a livello aggregato. Tali vincoli rischiano di limitare il contributo del settore finanziario alla transizione energetica e possono rappresentare uno svantaggio competitivo degli intermediari nazionali rispetto agli operatori di altri Stati UE, in cui i dati sono generalmente disponibili senza vincoli e a un livello di dettaglio più granulare.
Per quanto concerne gli obiettivi per l’anno 2024, il Gruppo 2:
- valuterà l’opportunità e la fattibilità tecnico-giuridica di consentire la pubblicazione di una parte delle informazioni relative agli APE, in formato open data, sul Portale Nazionale di Prestazione Energetica degli Edifici (PNPE2, in cui confluiscono, fra le altre, le informazioni del SIAPE) gestito dall’ENEA;
- avvierà un’analisi comparata tra le legislazioni in materia di pubblicazione dei dati di efficienza energetica degli immobili di altre giurisdizioni (ad esempio Francia e Spagna) al fine di individuare le migliori pratiche in materia
Gruppo 3 - Supporto alle imprese non obbligate a redigere la reportistica di sostenibilità nel fornire informazioni standardizzate e proporzionate
Il Gruppo 3, coordinato dalla CONSOB, ha:
- mappato:
- gli obblighi normativi di reportistica ESG, attuali e prospettici, delle imprese finanziarie e non finanziarie;
- le informazioni di sostenibilità maggiormente rilevanti per le PMI non quotate;
- preparato schemi per la raccolta dei dati delle PMI non quotate. In questa prima fase il template persegue l’obiettivo di facilitare la trasmissione di informazioni di sostenibilità nell’ambito del rapporto bilaterale tra PMI e banche (“Template PMI-Banche”).
Per quanto concerne gli obiettivi per l’anno 2024, il Gruppo 3:
- sottoporrà il Template PMI-Banche ad una consultazione pubblica;
- avvierà attività di comunicazione che aumentino la consapevolezza delle PMI sulle informazioni ESG.
Gruppo 4 - Implementare forme di protezione assicurativa per rischi fisici e di transizione, connessi e non ai mutamenti climatici
Il Gruppo 4, coordinato da IVASS, ha:
- effettuato una ricognizione delle iniziative legislative nazionali negli ultimi 20 anni sul tema delle catastrofi naturali, nonché
- effettuato un approfondimento sui sistemi di assicurazione contro i rischi catastrofali adottati dagli altri Paesi europei ed extraeuropei
- fatto circolare presso i soggetti interessati un documento di natura programmatica che individua le caratteristiche desiderabili e i requisiti minimi per un sistema nazionale di protezione dai rischi fisici di natura catastrofale connessi o meno ai cambiamenti climatici.
Per quanto concerne gli obiettivi per l’anno 2024, il Gruppo 4:
- potrà beneficiare delle attività di IVASS volte a ridurre il data gap relativo ai rischi fisici di catastrofi naturali, connessi e non a eventi climatici;
- continuerà a fornire supporto tecnico alle istituzioni e ai Ministeri competenti per l’elaborazione delle disposizioni attuative delle iniziative normative già avviate o ancora allo studio.
Fonte: Relazione annuale Tavolo finanza sostenibile 2023