Premessa
Via libera da parte dell’Esecutivo allo schema di Disegno di Legge, recante disposizioni e delega al Governo in materia d’intelligenza artificiale, approvato nella seduta del 23 aprile 2024, con la previsione della richiesta alle Camere di sollecita calendarizzazione, nel rispetto dei regolamenti dei 2 rami del Parlamento.
Il Consiglio dei Ministri, inoltre, ha approvato in esame preliminare un regolamento, da adottarsi con DPR, relativo al personale ispettivo del sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente (SNPA), mentre, in esame definitivo, è stato approvato il Disegno di Legge recante disposizioni in materia di tutela dei minori in affidamento.
Intelligenza artificiale
Il Disegno di Legge approvato dall’Esecutivo in materia d’intelligenza artificiale, individua criteri regolatori capaci di riequilibrare il rapporto tra le opportunità che offrono le nuove tecnologie e i rischi legati al loro uso improprio, al loro sottoutilizzo o al loro impiego dannoso.
Il provvedimento, inoltre, introduce norme di principio e disposizioni di settore che:
da un lato, promuovono l’utilizzo delle nuove tecnologie per il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini e della coesione sociale;
dall’altro, forniscono soluzioni per la gestione del rischio fondate su una visione antropocentrica.
In quest’ottica, il Disegno di Legge non si sovrappone al Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale, approvato il 13 marzo 2024 dal Parlamento Europeo (di prossima emanazione), ma ne accompagna il quadro regolatorio negli spazi propri del diritto interno, tenuto conto che il regolamento è impostato su un’architettura di rischi connessi all’uso dell’intelligenza artificiale (IA).
Ambiti di intervento
Le norme intervengono in 5 ambiti:
strategia nazionale;
autorità nazionali;
azioni di promozione;
tutela del diritto di autore;
sanzioni penali.
Si prevede, inoltre, una delega al Governo per adeguare l’ordinamento nazionale al Regolamento UE in materie come l’alfabetizzazione dei cittadini in materia di IA (sia nei percorsi scolastici che in quelli universitari) e la formazione da parte degli ordini professionali per professionisti e operatori. La delega riguarda anche il riordino in materia penale, al fine di adeguare reati e sanzioni all’uso illecito dei sistemi di IA.
Promozione dell’IA: principi fondamentali
Per quanto concerne i principi fondamentali e promozione dell’IA nei settori produttivi contenuti nel Disegno di Legge, le norme prevedono che il ciclo di vita dei sistemi e dei modelli d’intelligenza artificiale, debba basarsi sul rispetto dei diritti fondamentali e delle libertà dell’ordinamento italiano ed europeo, oltre che sui principi di trasparenza, proporzionalità, sicurezza, valorizzazione anche economica del dato, protezione dei dati personali, riservatezza, robustezza, accuratezza, non discriminazione, parità dei sessi e sostenibilità.
Si specificano, inoltre, i principi che caratterizzano lo sviluppo e soprattutto la concreta applicazione nel rispetto dell’autonomia e del potere decisionale dell’uomo, della prevenzione del danno, della conoscibilità, della spiegabilità.
Il DDL stabilisce che l’utilizzo dell’intelligenza artificiale non deve pregiudicare la vita democratica del Paese e delle istituzioni. S’introduce, quindi, la necessità del rispetto della cybersicurezza lungo tutto il ciclo di vita dei sistemi e dei modelli d’intelligenza artificiale, si garantisce, altresì, alle persone con disabilità, il pieno accesso ai sistemi d’intelligenza artificiale senza forme di discriminazione.
L’utilizzo dei sistemi di IA nei mezzi di comunicazione deve avvenire senza pregiudizio ai principi di libertà e pluralismo alla libertà d’espressione e del diritto all’obiettività, completezza, imparzialità e lealtà dell’informazione.
Produttività e sviluppo economico
In materia di sviluppo economico, le norme contenute nel DDL promuovono l’IA nei settori produttivi da parte dello Stato e delle pubbliche autorità, per migliorare la produttività e avviare nuove attività economiche per il benessere sociale, nel rispetto del principio generale della concorrenza nel mercato, dell’utilizzo e della disponibilità di dati ad alta qualità.
Si prevede che lo Stato e le altre pubbliche autorità, indirizzino le piattaforme di e-procurement delle Amministrazioni pubbliche.
Sicurezza
In merito alle disposizioni in materia di sicurezza e difesa nazionale introdotte dal provvedimento, sono escluse dall’ambito d’applicazione dello stesso, le attività svolte per scopi di sicurezza nazionale, per la cybersicurezza nazionale, nonché quelle svolte per scopi di difesa dalle forze armate e dalle forze di Polizia.
Il corposo provvedimento approvato dall’Esecutivo, come anticipato, contiene anche disposizioni di settore che, nello specifico, riguardano:
sanità e disabilità;
lavoro;
pubblica Amministrazione;
attività giudiziaria;
cybersicurezza nazionale.
Strategia nazionale
S’introduce, altresì, la Strategia nazionale per l’intelligenza artificiale, ovvero il documento che garantisce la collaborazione tra pubblico e privato, coordinando le azioni della pubblica Amministrazione in materia e le misure e gli incentivi economici rivolti allo sviluppo imprenditoriale e industriale. I risultati del monitoraggio verranno trasmessi annualmente alle Camere.
Diritto d’autore
Si prevedono anche misure a tutela degli utenti e in materia di diritto d’autore; nello specifico, nell’ambito del “Testo unico per la fornitura di servizi di media audiovisivi”, le citate misure sono volte a favorire l’identificazione e il riconoscimento dei sistemi d’intelligenza artificiale nella creazione di contenuti testuali, fotografici, audiovisivi e radiofonici.
Materia penale
In materia penale, infine, si prevede un aumento della pena per i reati commessi mediante l’impiego di sistemi d’intelligenza artificiale, quando, gli stessi, per la loro natura o per le modalità di utilizzo, abbiano costituito mezzo insidioso o quando, il loro impiego, abbia comunque ostacolato la pubblica o la privata difesa o aggravato le conseguenze del reato.
Un’ulteriore aggravante è prevista per chi, attraverso la diffusione di prodotti dell’IA, provi ad alterare i risultati delle competizioni elettorali, come già avvenuto in altre nazioni europee.
Fonte: Com. Stampa Consiglio dei Ministri n. 78