venerdì 19/04/2024 • 10:30
In tema di accise, la Corte di Giustizia UE, con sentenza 18 aprile 2024 C-509/22, si è pronunciata in merito alla distruzione dei beni per caso fortuito, relativamente all’immissione in consumo.
Ascolta la news 5:03
Con la sentenza relativa alla causa C-509/22 in tema di regime generale delle accise, i Giudici unionali hanno stabilito che affinché sia riconosciuta l'esistenza di un caso fortuito, ai sensi dell’art. 7 della direttiva 2008/118/Ce, occorre, da un lato, che la distruzione totale o la perdita irrimediabile dei prodotti sottoposti ad accisa sia dovuta a circostanze anormali, imprevedibili ed estranee all'operatore interessato, il che è escluso qualora tali circostanze rientrino nella sfera di responsabilità dell'operatore, e, dall'altro lato, che quest'ultimo abbia dato prova della diligenza normalmente richiesta nell'ambito della sua attività al fine di premunirsi contro le conseguenze di un tale evento.
L’innesto della controversia e la decisione unionale
La causa trattata prende spunto da una fattispecie originata nel territorio domestico, in cui una società attiva nella denaturazione dell’alcol etilico aveva subìto la fuoriuscita di un ingente quantitativo di prodotto sulla pavimentazione dei locali aziendali, a causa di una valvola lasciata aperta da uno dei dipendenti della società stessa, vieppiù in presenza di un funzionario dell’Amministrazione finanziaria.
In merito all’ambito applicativo del già citato art. 7 della direttiva 2008/118/Ce, i giudici hanno stabilito che, con riferimento alla nozione di «forza maggiore» essa deve generalmente essere intesa, nei vari ambiti del diritto dell'Unione nei quali essa si applica, come riferita a circostanze estranee a colui che l'invoca, anormali e imprevedibili, le cui conseguenze non avrebbero potuto essere evitate malgrado l'adozione di tutte le precauzioni del caso (v., in tal senso, sentenza del 18 dicembre 2007, Société Pipeline Méditerranée et Rhône, C‑314/06, EU:C:2007:817, punto 23). La nozione di «forza maggiore» comporta quindi generalmente, evidenziano i giudici unionali, un elemento oggettivo, relativo alle circostanze anormali, imprevedibili ed estranee all'interessato, e un elemento soggettivo, costituito dall'obbligo di tale interessato di premunirsi contro le conseguenze dell'evento di cui trattasi, adottando misure appropriate senza dover incorrere in sacrifici eccessivi.
Ma non solo.
La Corte, per quanto riguarda, in secondo luogo, la nozione di «caso fortuito», ha dichiarato che, al pari della nozione di «forza maggiore», essa era caratterizzata da un elemento oggettivo, relativo alle circostanze anomale, imprevedibili ed estranee all'interessato, e un elemento soggettivo, costituito dall'obbligo per quest'ultimo di premunirsi contro le conseguenze dell'evento di cui trattasi, adottando misure appropriate senza dover incorrere in sacrifici eccessivi (v., in tal senso, sentenza del 18 maggio 2017, Latvijas Dzelzceļš, C‑154/16, EU:C:2017:392, punto 61 e giurisprudenza ivi citata).
Proprio in forza di tale disposizione, la Corte ritiene che non sorga alcuna obbligazione doganale riguardo a una data merce quando l'interessato fornisca la prova che l'inadempienza degli obblighi risultanti dall'utilizzazione del regime doganale cui la merce è stata vincolata è dovuta alla distruzione totale o alla perdita irrimediabile della merce per una causa inerente alla natura stessa della merce o per un caso fortuito o di forza maggiore.
Ne discende, tuttavia, che le nozioni di «forza maggiore» e di «caso fortuito» devono essere interpretate restrittivamente.
Osservazioni
Alla luce di tutte le considerazioni che precedono, secondo la Corte di Giustizia, il riconoscimento dell'esistenza di un caso fortuito implica non solo che l'operatore interessato abbia dato prova della diligenza normalmente richiesta nell'ambito della sua attività al fine di premunirsi contro un tale rischio, il che presuppone un comportamento attivo continuo, orientato verso l'identificazione e la valutazione dei rischi potenziali, nonché la capacità di adottare misure adeguate ed efficaci per prevenire il concretizzarsi di tali rischi, ma anche che il verificarsi di tale rischio sia la conseguenza di circostanze anormali, imprevedibili ed estranee a tale operatore.
In conclusione, ne discende che, qualora le circostanze che hanno dato luogo alla distruzione totale o alla perdita irrimediabile dei prodotti sottoposti ad accisa rientrino nella sfera di responsabilità del depositario autorizzato, la condizione relativa all'esistenza di circostanze estranee all'operatore interessato non è soddisfatta e, pertanto, manca l'elemento oggettivo costitutivo del caso fortuito, il che impedisce quindi la constatazione dell'esistenza di un caso fortuito.
Per l’effetto, la perdita irrimediabile di un prodotto liquido sottoposto ad accisa causata da una fuoriuscita, a sua volta provocata dall'inavvertenza di un dipendente che ha omesso di chiudere la valvola di un serbatoio al termine di un'operazione di travaso di tale liquido, non può essere considerata una circostanza anormale o estranea all'operatore la cui attività consiste nella denaturazione dell'alcole etilico. Specularmente, tale perdita deve essere considerata come rientrante nella sfera di responsabilità di tale operatore e come la conseguenza di una violazione del dovere di diligenza normalmente richiesta nell'ambito dell'attività di quest'ultimo, cosicché, in tali circostanze, mancano tanto l'elemento oggettivo quanto l'elemento soggettivo che caratterizzano la nozione di «caso fortuito», ai sensi dell'articolo 7, paragrafo 4, della direttiva 2008/118.
Fonte: CGUE 18 aprile 2024 (C-509/22)
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Approfondisci con
La Scheda ha lo scopo di introdurre all'argomento delle accise e delle altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi. Gli istituti sono stati interessati da diversi e recenti interventi normativi.
Piero Bellante
- AvvocatoRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.