venerdì 12/04/2024 • 16:13
In tema di rendicontazione di sostenibilità, il 10 aprile 2024 il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sulla proposta di Decisione della Commissione che modifica la Direttiva 2013/34/UE relativamente ai termini per l'adozione dei principi.
redazione Memento
Gli obblighi di rendicontazione di sostenibilità svolgono un ruolo fondamentale nel garantire la trasparenza del mercato e l'assunzione di responsabilità da parte delle imprese per l'impatto che esercitano sulle persone e sull'ambiente. È tuttavia importante razionalizzare tali obblighi, affinché consentano di conseguire lo scopo per il quale sono stati introdotti e al fine di limitare gli oneri amministrativi. La direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio impone alla Commissione di stabilire mediante atti delegati, entro il 30 giugno 2024, principi di rendicontazione di sostenibilità che specifichino le informazioni che le imprese sono tenute a comunicare in relazione alle questioni di sostenibilità e agli ambiti di rendicontazione specifici del settore in cui operano, oltre alle informazioni che le imprese sono già tenute a fornire a norma del regolamento delegato (UE) 2023/2772 della Commissione. Il 10 aprile 2024, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sulla proposta di Decisione della Commissione che modifica la Direttiva 2013/34/UE relativamente ai termini per l'adozione dei principi di rendicontazione di sostenibilità. Per ridurre gli oneri di rendicontazione a carico delle imprese, come indicato nella comunicazione della Commissione del 16 marzo 2023 dal titolo "Competitività a lungo termine dell'UE: prospettive oltre il 2030", si dovrebbe consentire alle imprese di concentrarsi dapprima sull'attuazione degli obblighi di rendicontazione di sostenibilità stabiliti nel regolamento delegato (UE) 2023/2772. Per tale ragione è opportuno prorogare di due anni il termine per l'adozione degli atti delegati contenenti i principi di rendicontazione di sostenibilità che specifichino le informazioni che le imprese sono tenute a comunicare in relazione alle questioni di sostenibilità e agli ambiti di rendicontazione specifici del settore in cui operano di cui alla direttiva 2013/34/UE. Tuttavia, tale proroga non dovrebbe impedire alla Commissione di pubblicare gli atti delegati contenenti i principi di rendicontazione di sostenibilità settoriali prima della scadenza di tale periodo di due anni, e la Commissione dovrebbe adoperarsi per adottare gli atti delegati contenenti otto dei principi di rendicontazione di sostenibilità settoriali non appena ciascuno di essi è pronto. La direttiva in oggetto impone alla Commissione di adottare, entro il 30 giugno 2024, un atto delegato che preveda principi di rendicontazione di sostenibilità da utilizzare per comunicare informazioni sulla sostenibilità relative alle imprese di paesi terzi con ricavi netti delle vendite e delle prestazioni nell'Unione superiori a 150 milioni di EUR e che hanno nell'Unione imprese figlie che sono imprese di grandi dimensioni o piccole e medie imprese i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione nei mercati regolamentati dell'Unione, oppure che hanno nell'Unione succursali con ricavi netti delle vendite e delle prestazioni superiori a 40 milioni di EUR. Tale obbligo di rendicontazione per talune imprese di paesi terzi si applica solo a decorrere dall'esercizio finanziario 2028. Poiché il termine per l'adozione degli atti delegati contenenti i principi di rendicontazione di sostenibilità che specifichino le informazioni che le imprese sono tenute a comunicare in relazione alle questioni di sostenibilità e agli ambiti di rendicontazione specifici del settore in cui operano deve essere prorogato di due anni, è opportuno applicare la medesima proroga di due anni anche al termine per l'adozione dei principi di rendicontazione di sostenibilità per talune imprese di paesi terzi.
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