venerdì 05/04/2024 • 06:00
Il Consiglio Nazionale del Notariato ha pubblicato lo Studio n. 3-2024/B in materia di antiriciclaggio. Considerazioni sull’astratta possibilità che la violazione amministrativa prevista dall’art. 58 D.Lgs. 231/2007 perda tale connotazione finendo per costituire elemento oggettivo di una fattispecie criminosa.
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Lo Studio n. 3-2024/B offre molteplici spunti di riflessione arrivando a conclusioni – più o meno condivisibili – che possono essere estese a tutta la corposa pletora dei soggetti obbligati di cui all'art. 3 D.Lgs. 231/2007.
La diversità normativa
Più nel dettaglio, l'analisi guarda all'incidenza del dolo eventuale, quale elemento volontaristico alla base dell'omessa segnalazione di operazione sospetta penalmente rilevante, partendo dalla diversità di contenuti tra il precetto penale dell'art. 648-bis c.p. ed il combinato disposto degli artt. 35 e 58 D.Lgs. 231/2007.
Da un lato, infatti, l'interprete deve confrontarsi con una norma nata in origine per punire esclusivamente coloro i quali reimpiegavano nel sistema economico regolare i proventi dei sequestri di persona a scopo di estorsione, il cui sviluppo, parallelo all'evoluzione del contesto sociale (e criminale), ha progressiv...
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