mercoledì 03/04/2024 • 06:10
Il Ministero del Lavoro ha reso nota l’approvazione del Piano Nuove Competenze e la modifica del Programma GOL, per contrastare il disallineamento tra domanda e offerta nel mercato del lavoro, in linea con gli obiettivi del PNRR.
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Il 29 Marzo 2024 il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha aggiunto due tasselli importanti nel quadro del raggiungimento degli obiettivi derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Sappiamo, ormai, che le scadenze del PNRR costituiscono un punto debole per il nostro Paese: nella nuova versione del piano, approvata a dicembre 2023, sono previste 289 misure, di cui 71 riforme normative e 218 investimenti economici. Tutte queste misure devono essere portate a compimento rispettando una tabella di marcia che prevede per ognuna l’adempimento di precise scadenze, divise per trimestre e anno di conseguimento, fino al 2026.
Le scadenze PNRR
Le scadenze possono essere di 2 tipi: i target (obiettivi) e le milestone (traguardi). Per valutare il raggiungimento dei primi si utilizzano indicatori quantitativi; le seconde invece si caratterizzano per una componente più qualitativa e rinviano generalmente all’approvazione di atti normativi o amministrativi.
Partendo dal primo tassello, ricordiamo che il 14 dicembre 2021 il Ministero del lavoro e delle politiche sociali aveva adottato il Piano Nuove Competenze, raggiungendo così il traguardo (milestone) di cui alla Missione M5, componente C1, tipologia “riforma”, intervento “1.1 Politiche attive del lavoro e formazione”, del PNRR stesso.
Il Piano Nuove Competenze
Con il decreto ministeriale del 29 marzo 2024, il Ministero del Lavoro interviene nuovamente sul Piano Nuove Competenze – Transizione, aggiornando e integrandone il contenuto.
In particolare, tale Piano ha l’obiettivo di introdurre meccanismi stabili di contenimento e contrasto del fenomeno del disallineamento tra domanda e offerta nel mercato del lavoro, ossia della mancata corrispondenza tra le professionalità e le competenze richieste dalle imprese e quelle effettivamente possedute dalle persone in cerca di occupazione o già occupate (c.d. skills mismatch), anche e con particolare attenzione ai settori chiave della crescita intelligente e sostenibile, tra i quali quello green.
Tale obiettivo verrà raggiunto utilizzando le risorse in 3 direzioni, tra loro diverse ma strettamente connesse:
- Maggiore coinvolgimento del settore privato nell'offerta formativa;
- Migliore riconoscimento della formazione sul lavoro e delle micro-credential;
- Implementazione di sistemi di analisi ex ante del mercato del lavoro e monitoraggio degli effetti occupazionali della formazione finanziata.
L’integrazione del Programma GOL
Sempre nell’ambito degli interventi di riforma legati al raggiungimento degli obiettivi di inclusione sociale previsti dal PNRR, il Ministero del Lavoro ha affrontato un ulteriore tema, ossia quello dell’attuazione del programma GOL a seguito dell’emanazione del decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, convertito, con modificazioni, dalla legge 10 agosto 2023, n. 112, e, in particolare, l'articolo 3, che prevedeva la soppressione di ANPAL.
Nello specifico Anpal Servizi S.p.a., il cui azionista unico è il Ministero dell'Economia e delle Finanze, che opera istituzionalmente come ente strumentale di Anpal, Agenzia vigilata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, cambierà veste: essa assumerà la denominazione di “Sviluppo Lavoro Italia S.p.A.”.
Come annunciato dal Ministero del Lavoro, le funzioni di programmazione delle politiche del lavoro e la gestione dei relativi fondi comunitari, prima attribuiti ad Anpal, verranno ora riportati all’interno del Dicastero stesso. In questo contesto nasce Sviluppo Lavoro Italia S.p.A., con il compito di guidare lo sviluppo e l’attuazione delle politiche attive nazionali e regionali. Nel Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia territoriale in house del Ministero è prevista anche la presenza di un rappresentante delle Regioni.
Viene altresì modificato il programma GOL, che ricordiamo essere rivolto a:
-beneficiari di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro: le specifiche categorie di lavoratori saranno individuate nell’ambito della prossima riforma degli ammortizzatori sociali; a legislazione vigente, si tratta dei lavoratori per i quali è prevista una riduzione superiore al 50% dell’orario di lavoro, calcolato in un periodo di 12 mesi;
-beneficiari di ammortizzatori sociali in assenza di rapporto di lavoro: disoccupati percettori di Naspi o Dis-Coll;
-beneficiari di sostegno al reddito;
-lavoratori fragili o vulnerabili: giovani Neet (meno di 30 anni), donne in condizioni di svantaggio, persone con disabilità, lavoratori maturi (55 anni e oltre);
-disoccupati senza sostegno al reddito: disoccupati da almeno 6 mesi, altri lavoratori con minori opportunità occupazionali (giovani e donne, anche non in condizioni fragilità), lavoratori autonomi che cessano l’attività o con redditi molto bassi;
-lavoratori con redditi molto bassi (cd. working poor): il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo è inferiore alla soglia dell’incapienza secondo la disciplina fiscale.
Il decreto individua, come ulteriori beneficiari, i destinatari del “Supporto per la formazione e il lavoro” e dell’“Assegno d’inclusione” (per i membri “attivabili al lavoro” nei nuclei di beneficiari e tenuti agli obblighi di sottoscrizione del Patto di servizio con i centri per l’impiego), nonché tutti i disoccupati indipendentemente dal genere, dall’età anagrafica e dalla durata della condizione di disoccupazione.
Il programma Gol è attuato dalle Regioni e Province autonome sulla base dei Piani regionali (Par) approvati prima da Anpal e ora dal Ministero del Lavoro, al fine di migliorare l'inserimento lavorativo delle persone e di offrire percorsi personalizzati di ingresso o reingresso al lavoro tramite servizi integrati pubblici e privati.
Fonte: Decreto Piano Nuove Competenze
Decreto Programma GOL
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