lunedì 18/03/2024 • 06:00
I ministri dell'Occupazione dell'UE hanno confermato l'accordo provvisorio sulla direttiva relativa al lavoro mediante piattaforme digitali raggiunto tra Consiglio e negoziatori del Parlamento UE. Si mira a migliorare le condizioni di lavoro e disciplinare l'uso degli algoritmi da parte delle piattaforme.
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In data 11.03 i ministri dell'Occupazione e degli affari sociali dell'UE hanno confermato l'accordo provvisorio sulla direttiva relativa al lavoro mediante piattaforme digitali raggiunto giorno 08.02 tra la presidenza del Consiglio e i negoziatori del Parlamento europeo (“Direttiva”).
Cosa è il lavoro mediante piattaforme?
L'economia delle piattaforme digitali sta crescendo rapidamente. Durante la pandemia di COVID-19 il lavoro mediante piattaforme digitali si è intensificato e ha iniziato a diffondersi, in parte grazie all'aumento delle consegne di cibo e generi alimentari. Sta diventando un motore per l'innovazione e la crescita dell'occupazione.
Nell'UE oltre 28 milioni di persone lavorano mediante una (o più) di tali piattaforme di lavoro digitali. Nel 2025 si prevede che questa cifra raggiungerà i 43 milioni.
Il lavoro mediante piattaforme digitali:
La Direttiva:
Lavoratori delle piattaforme digitali: lavoratori subordinati o autonomi?
Attualmente la maggior parte dei lavoratori delle piattaforme digitali dell'UE, compresi i tassisti, i lavoratori domestici e gli addetti alle consegne di cibo, sono formalmente lavoratori autonomi. Tuttavia, alcuni di loro devono rispettare molte delle stesse norme e restrizioni applicate a un lavoratore subordinato.
Gli Stati UE hanno approcci diversi al lavoro mediante piattaforme digitali. Le risposte nazionali al riguardo sono diverse e si stanno sviluppando in modo disomogeneo in Europa; normative nazionali sono state adottate per lo più in settori specifici, ad esempio nei settori dei servizi di trasporto a chiamata e/o dei servizi di consegna di cibo.
Compromesso
La Direttiva trova un equilibrio tra il rispetto dei sistemi nazionali del lavoro e la garanzia di norme minime di protezione per gli oltre 28 milioni di persone che lavorano mediante piattaforme di lavoro digitali in tutta l'UE (“Compromesso”).
Il Compromesso principale riguarda una presunzione legale che contribuirà a determinare correttamente la situazione occupazionale delle persone che lavorano mediante piattaforme digitali:
Disciplinare la gestione algoritmica
La Direttiva:
La Direttiva stabilisce diritti minimi che si applicano a tutte le persone che svolgono un lavoro mediante piattaforme digitali nell'UE. In particolare, la Direttiva prevede che:
Tale presunzione non si applica ai procedimenti che riguardano questioni fiscali, penali e di sicurezza sociale. Tuttavia, gli Stati UE possono applicare la presunzione legale in tali procedimenti in base al diritto nazionale
Prossimi passi
Il testo dell'accordo sarà ora messo a punto in tutte le lingue ufficiali e formalmente adottato da entrambe le istituzioni.
Una volta completata l'adozione formale, gli Stati UE avranno 2 anni di tempo per recepire le disposizioni della direttiva nella legislazione nazionale
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