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lunedì 18/03/2024 • 06:00

Lavoro Cassazione conferma la giusta causa

Immagine aziendale: licenziamento se c’è grave pregiudizio per l’azienda

Un licenziamento disciplinare può essere legittimo quando le azioni di un dipendente causano danno all’immagine aziendale. Lo conferma la Corte di Cassazione nella sentenza 4 marzo 2024 n. 5677.

di Gianluca Pillera - Consulente del lavoro - Monza

+ -
  • Tempo di lettura 6 min.
  • Ascolta la news 5:03

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La pronuncia in commento affronta il tema del licenziamento disciplinare in una delle maggiori realtà produttive ed occupazionali del Paese. Poste Italiane rappresenta, infatti, un pilastro dell'economia nazionale, erogando servizi essenziali a cittadini e imprese. Proprio per questo motivo, la tutela dell'immagine e del buon nome dell'azienda assume un'importanza fondamentale. Comportamenti non in linea con l'etica aziendale da parte dei dipendenti, seppur circoscritti, rischiano di riflettersi negativamente sull'operato dell'intero gruppo. Ecco perché la sentenza della Cassazione può diventare un leading case nella definizione dei contorni della giusta causa di licenziamento. Stabilisce un precedente chiaro su come devono essere valutate certe condotte da parte dei lavoratori, ribadendo le responsabilità di chi è inserito nel contesto di una realtà economica e sociale tanto rilevante. Un richiamo ad agire sempre con integrità e professionalità. Il caso oggetto della sentenza del 4 marzo 2024 La Corte di Cassazione nella sentenza n.5677/2024 ha confermato la legittimità del licenziamento disciplinare intimato nel 2018 da Poste Italiane ad un suo dipendente, inquadrato come operatore di sportello. Dalle indagini interne era emerso che il lavoratore aveva compiuto 4 operazioni fortemente irregolari e sospet...

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