Il Garante Privacy, con un comunicato del 1° marzo 2024, pubblica le linee guida e le FAQ, rivolte alle imprese, in materia di conservazione delle password, messe a punto nel dicembre 2023 con l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN).
Le password giocano un ruolo determinante nel proteggere la vita delle persone nel mondo digitale. Ed è proprio con l’obiettivo di innalzare il livello di sicurezza, sia dei fornitori di servizi digitali sia degli sviluppatori di software, che nel dicembre 2023 l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) e il Garante per la protezione dei dati personali hanno messo a punto specifiche linee guida in materia di conservazione delle password, fornendo indicazioni sulle misure tecniche da adottare.
Molte violazioni dei dati personali sono infatti strettamente collegate alle modalità di protezione delle password. Troppo spesso furti di identità sono causati dall’utilizzo di credenziali di autenticazione informatica archiviate in database non adeguatamente protetti con funzioni crittografiche.
Alcuni dati relativi al furto delle password
Tali attacchi informatici sfruttano la cattiva abitudine degli utenti di utilizzare la stessa password per l’accesso a diversi servizi online, con la conseguenza che la compromissione delle credenziali di autenticazione di un singolo servizio potrebbe causare l’accesso non autorizzato a una pluralità di sistemi. Studi di settore dimostrano che il furto di username e password consente ai cybercriminali di commettere numerose frodi a danno delle vittime. I dati rubati vengono utilizzati per entrare illecitamente nei siti di intrattenimento (35,6%), nei social media (21,9%) e nei portali di e-commerce (21,2%). In altri casi, permettono di accedere a forum e siti web di servizi a pagamento (18,8%) e finanziari (1,3%).
Il contenuto delle nuove Linee Guida
Le Linee Guida sono rivolte a tutte le imprese e le amministrazioni che, in qualità di titolari o responsabili del trattamento, conservano sui propri sistemi le password dei propri utenti, le quali si riferiscono a un numero elevato di interessati (es. gestori dell’identità digitale SPID o CieID, gestori PEC, gestori di servizi di posta elettronica, banche, assicurazioni, operatori telefonici, strutture sanitarie, etc.), a soggetti che accedono a banche dati di particolare rilevanza o dimensioni (es. dipendenti di pubbliche amministrazioni), oppure a tipologie di utenti che abitualmente trattano dati sensibili o giudiziari (es. professionisti sanitari, avvocati, magistrati).
L’obiettivo delle Linee Guida è quello di fornire raccomandazioni sulle funzioni crittografiche ritenute attualmente più sicure per la conservazione delle password, in modo da evitare che le credenziali di autenticazione (username e password) possano venire violate e finire nelle mani di cybercriminali, per essere poi messe online o utilizzate per furti di identità, richieste di riscatto o altri tipi di attacchi.
Le FAQ del Garante
Il Garante ha pubblicato, inoltre, una serie di FAQ relative a queste linee guida: si riportano le più significative.
Domanda
Risposta
Quali sono i soggetti destinatari del provvedimento del Garante Privacy relativo alla conservazione delle password?
Il provvedimento del Garante intende fornire indicazioni su modalità e tempi di conservazione delle password, rivolgendosi in primo luogo a tutti i titolari e i responsabili del trattamento che conservano credenziali di autenticazione di utenti dei propri servizi all’interno di sistemi informatici. Nell’osservanza delle linee guida, titolari e responsabili possono orientare le proprie scelte tecnologiche, oppure progettare e realizzare i propri sistemi informatici e servizi online, in conformità ai principi di limitazione della conservazione e di integrità e riservatezza, nonché agli obblighi in materia di sicurezza del trattamento.
Allo stesso tempo, il provvedimento invita i produttori di prodotti, servizi e applicazioni a tener conto delle indicazioni fornite dal Garante nelle fasi di progettazione e sviluppo, al fine di consentire a titolari e responsabili del trattamento di utilizzare sistemi e tecnologie che integrino i principî di protezione dei dati.
In caso di utilizzo di una procedura di identificazione informatica a più fattori, è comunque necessario attuare misure di protezione password?
Sì, le linee guida in materia di funzioni crittografiche per la conservazione delle password si applicano anche in caso di utilizzo di una procedura di autenticazione a più fattori (c.d. strong authentication) basata, ad esempio, sul contestuale utilizzo di una password e di uno o più elementi appartenenti alle categorie del possesso (qualcosa che solo l'utente possiede, come una OTP – One Time Password – consegnata via SMS o generata su un dispositivo fisico o un’app, oppure una smart card con certificato digitale) o dell’inerenza (qualcosa che caratterizza l'utente, come l'impronta digitale o il riconoscimento facciale).
Anche in questi casi è necessario proteggere adeguatamente le password degli utenti, in considerazione del fatto che questi ultimi potrebbero utilizzare la stessa password, o una simile, per l’accesso ad altri sistemi informatici o servizi online che non necessariamente prevedono procedure di autenticazione informatica a più fattori.
In caso di conservazione della cronologia delle password, è necessario applicare misure di protezione anche alle password impostate in precedenza?
Sì, le linee guida si applicano anche alla cronologia delle password (c.d. password history). Anche in questi casi è necessario proteggere adeguatamente le password degli utenti, in considerazione del fatto che questi ultimi potrebbero utilizzare la stessa password, o una simile, anche a distanza di tempo, per l’accesso al medesimo o ad altri sistemi informatici o servizi online.
Fonte: Comunicato Garante privacy 1° marzo 2024;
Linee guida in materia di conservazione delle password