Legge di delegazione UE: ulteriore tassello verso la parità retributiva

Il 24 febbraio 2024 rappresenta un ulteriore importante milestone per le pari opportunità. Sulla Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la Legge n. 15/2024, c.d. Legge di delegazione europea 2022 – 2023, con delega al Governo per il recepimento di dieci Direttive europee. Tra esse, campeggia la n. 970 del 2023 che, all'articolo 9, impone al mondo del lavoro l'obiettivo della parità retributiva tra uomini e donne. Ed infatti, il gap salariale che le lavoratrici scontano ancora oggi sfiora il 13%. Un ulteriore importante milestone in quanto la Legge di delegazione europea è, insieme alla legge europea, uno dei due strumenti di adeguamento della normativa italiana al diritto e alle politiche europee.  Essa è stata introdotta dalla legge n. 234 del 2012. La strada che l'Europa ha percorso verso la meta della parità retributiva è lastricata di almeno tre importanti tasselli. Le prime norme europee Il primo è quello riposto dalla normativa europea di fonte primaria. Tanto l'articolo 119 del Trattato di Roma del 1959, quanto l'articolo 20 della Carta Sociale Europea del 1961, quanto, infine, l'articolo 23 della Carta di Nizza riconoscono cittadinanza al principio della