venerdì 16/02/2024 • 12:41
L'Agenzia delle Entrate, con Risp. 16 febbraio 2024 n. 44, ha chiarito che non possono beneficiare dell'art bonus le erogazioni liberali destinate solo indirettamente a una fondazione, perché fatte tramite un intermediario.
redazione Memento
Con la Risp. 16 febbraio 2024 n. 44, l'Agenzia delle Entrate, acquisito anche il parere del Ministero della Cultura, ha chiarito che non possono beneficiare dell'art bonus le erogazioni liberali destinate solo indirettamente a una fondazione, perché fatte tramite un intermediario. Si ricorda che è previsto un credito d'imposta (c.d. art bonus), nella misura del 65% delle erogazioni effettuate in denaro da persone fisiche, enti non commerciali e soggetti titolari di reddito d'impresa per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica, delle fondazioni liricosinfoniche e dei teatri di tradizione, delle istituzioni concertistico orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché dei circuiti di distribuzione e per la realizzazione di nuove strutture, il restauro e il potenziamento di quelle esistenti di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo (art. 1 DL 83/2014). Tale credito d'imposta, riconosciuto alle persone fisiche e agli enti non commerciali nei limiti del 15% del reddito imponibile e ai soggetti titolari di reddito d'impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui, ripartito in tre quote annuali di pari importo, è altresì riconosciuto anche qualora le erogazioni liberali in denaro effettuate per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici siano destinate ai soggetti concessionari o affidatari dei beni oggetto di tali interventi. Nel caso di specie, l'ente istante è una fondazione di diritto privato riconosciuta, con lo scopo esclusivo di promuovere e favorire iniziative volte, direttamente o indirettamente, a procurare benefici economici o di immagine ad una fondazione teatrale. L'istante chiede se le erogazioni liberali ricevute dai propri benefattori allo scopo di sostenere la fondazione teatrale possano beneficiare dell'art bonus. Il Ministero della Cultura ha chiarito che sebbene la fondazione teatro possa considerarsi anche l'unico beneficiario delle iniziative promosse dall'ente istante, non è possibile giungere all'immediata conclusione che le erogazioni liberali dirette a sostenere le attività dell'istante possano considerarsi vere e proprie donazioni in favore della fondazione teatro. Per questi motivi, tali erogazioni indirette non beneficiano dell'art bonus. Fonte: Risp. AE 16 febbraio 2024 n. 44
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Carlo Bertoncello
- Dottore Commercialista e Partner Bertoncello BPARimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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