giovedì 15/02/2024 • 14:26
Il 14 febbraio 2024, il MEF, con alcune risposte a interrogazione parlamentare, ha fornito chiarimenti in tema di superbonus, partite IVA e Rottamazione-quater.
redazione Memento
IACP e blocco cessioni Superbonus In deroga al blocco generalizzato dell'esercizio delle opzioni, è prevista la possibilità per gli IACP (Istituti autonomi case popolari) di esercitare l'opzione per lo sconto in fattura e per la cessione del credito, alla sola condizione che i predetti enti risultino già costituiti alla data del 17 febbraio 2023. Tale deroga si applica limitatamente alle spese dagli stessi sostenute, e ciò indipendentemente dall'aliquota di detrazione spettante. Superbonus: limite di spesa per ONLUS Ai fini del calcolo del limite di spesa agevolabile per la fruizione del superbonus, per le ONLUS il numero delle unità immobiliari figurative deve essere determinato rapportando la superficie complessiva dell'immobile oggetto degli interventi alla superficie media di una unità abitativa immobiliare, come ricavabile dal Rapporto immobiliare pubblicato dall'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate ai sensi dell'art. 120-sexiesdecies D.Lgs. 385/93. Partite IVA e frodi fiscali L'art. 1 c. 148-150 L. 197/2022 (legge di bilancio per il 2023) ha introdotto specifiche misure di presidio preventivo concernenti il rilascio di nuove partite IVA al fine di contrastare le frodi fiscali perpetrate attraverso la costituzione di imprese individuali o società a responsabilità semplificate che operano per brevi periodi violando obblighi fiscali. In base alla normativa vigente, l'Agenzia delle Entrate, in collaborazione con la Guardia di Finanza, è in grado di compiere precise valutazioni prognostiche del rischio sotteso al rilascio di nuove partite IVA e può convocare il richiedente per ottenere ogni documentazione utile per dimostrare, sulla base di idonea istruttoria, l'assenza di quei profili di rischio, appositamente individuati. In caso di esito negativo è disposta la cessazione d'ufficio della partita IVA da parte dell'AE e l'esclusione dell'impresa dalla banca dati dei soggetti passivi che effettuano operazioni intracomunitarie. Nel corso del 2023, l'attività di controllo posta in essere da AE e GDF ha portato alla cessazione d'ufficio di un numero di partite IVA su tutto il territorio nazionale pari a 2.428. Per quanto concerne, poi, in particolare, il territorio della regione Toscana, il numero di cessazioni d'ufficio nell'anno 2023 è pari a 251. Definizione agevolata dei carichi Le domande presentate dai contribuenti per beneficiare della Rottamazione-quatersono state complessivamente circa 3,8 milioni e fanno riferimento ad una platea di 3,05 milioni di contribuenti, atteso che ciascun contribuente poteva presentare più di una richiesta. Per oltre l'86% delle richieste, i contribuenti hanno optato per il pagamento rateale, mentre nel 14% dei casi hanno optato per il pagamento in rata unica. Relativamente ai casi di decadenza delle prime due rate nonché al controvalore delle rate non pagate, si rappresenta che dei 6,8 miliardi di euro incassati nel 2023 a titolo di Rottamazione-quater: 6,5 miliardi di euro sono riferiti al pagamento delle rate in scadenza nel 2023 (prima o unica rata e seconda rata); 0,3 miliardi di euro sono riferiti a scadenze successive, i cui importi sono stati versati anticipatamente dai contribuenti. Rispetto agli importi da corrispondere per le rate in scadenza nel 2023, pari a 11,9 miliardi di euro, il tasso di decadenza complessivamente registrato si è, quindi, attestato al 45,4% pari a 5,4 miliardi di euro. Allo stato attuale, detta percentuale è nettamente inferiore rispetto a quella registrata con riferimento alle precedenti procedure di definizione agevolata. Infine, per quanto riguarda gli effetti sul cosiddetto magazzino fiscale conseguenti alle misure agevolative, si riferisce che le prime tre edizioni della rottamazione e il cosiddetto saldo e stralcio hanno inciso sul magazzino per oltre 30 miliardi di euro, mentre le misure di annullamento (cosiddetti stralci) per oltre 82 miliardi di euro. Fonte: Risp. Interr. Parlamentare 14 febbraio n. 5-01990, 5-01991, n. 5-01992 e n. 5-01993
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