martedì 13/02/2024 • 11:19
Il MEF, con il Decreto 8 febbraio 2024, ha previsto la semestralizzazione dei termini di invio dei dati delle spese sanitarie.
redazione Memento
Con Decreto 8 febbraio 2024, la ragioneria generale dello Stato ha adeguato le scadenze per l'invio e la successiva correzione dei dati relativi a spese sanitarie al regime di invio semestrale introdotto dal decreto Adempimenti (Dlgs. 1/2024). Quest'ultimo decreto ha abbandonato l'originaria ipotesi di mensilizzazione dell'adempimento, che avrebbe dovuto entrare in vigore nel 2021, ma era stata più volte differita. Sul sito web del Sistema TS (www.sistemats.it) è stato, quindi, pubblicato il calendario aggiornato delle scadenze. Nel dettaglio, per le spese sanitarie sostenute a partire dal 1° gennaio 2024, la trasmissione dei relativi dati è effettuata con cadenza semestrale, secondo le seguenti scadenze: a) entro il 30 settembre di ciascun anno, per le spese sanitarie sostenute nel primo semestre del medesimo anno; b) entro il 31 gennaio di ciascun anno, a partire dal 2025, per le spese sanitarie sostenute nel secondo semestre dell'anno precedente. La nuova scadenza interessa tutti gli operatori della sanità tenuti all'invio al sistema TS: ospedali pubblici (compresi quelli militari) e privati, cliniche, laboratori, farmacie, medici e altri sanitari iscritti ai rispettivi albi (compresi elenchi ad esaurimento), negozi di ottica, parafarmacie. La correzione di eventuali invii errati è possibile entro un termine brevissimo, indicato nel calendario: dopo tale momento, scattano le sanzioni di 100 euro per ogni documento errato. La trasmissione delle spese veterinarie è effettuata entro il 16 marzo dell'anno successivo a quello in cui le medesime spese sono state sostenute (per il 2024 sarà il 17 marzo 2025, visto che il termine cade di domenica). Resta la possibilità, per i dettaglianti, di continuare a usare sistemi di invio dei corrispettivi telematici alternativi al Sistema TS; quest'ultimo avrebbe dovuto diventare il canale esclusivo dal 1° gennaio scorso, ma il decreto Anticipi (DL 145/2023) ha eliminato tale obbligo. Fonte: DM 8 febbraio 2024
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