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venerdì 02/02/2024 • 15:57

Lavoro DALLA STAMPA SPECIALIZZATA

Tassazione dei prestiti concessi al lavoratore: chiarimenti sulla disciplina

Con la conversione del Decreto Anticipi la disciplina fiscale dei prestiti concessi ai dipendenti è stata modificata, con decorrenza dal periodo d'imposta 2023. In occasione di un evento organizzato il 1° febbraio 2024 dalla stampa specializzata, l'Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti sull'applicazione delle nuove regole.

di Mario Cassaro - Consulente del lavoro in Latina

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  • Tempo di lettura 1 min.
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Le nuove modalità di tassazione dei prestiti ai dipendenti L'art. 3, commi 3-bis e 3-quater del D.L. 145/2023, ha apportato una sostanziale modifica alle modalità di determinazione del valore imponibile ai fini della tassazione dei prestiti concessi dal datore di lavoro ai dipendenti. Il primo periodo dell'art. 51 comma 4 lettera b), TUIR nella sua nuova formulazione, dispone che in caso di concessione di prestiti, ai fini della determinazione dell'imponibile, si assume il 50% della differenza tra l'importo degli interessi calcolato al tasso ufficiale di riferimento vigente alla data di scadenza di ciascuna rata ovvero, per i prestiti a tasso fisso, alla data di concessione del prestito, e l'importo degli interessi calcolato al tasso applicato sugli stessi. Come si ricorderà, in vigenza della precedente disciplina, nelle ipotesi di concessione di prestiti o di altre forme di finanziamento concesse dal datore di lavoro, per la determinazione del compenso in natura che partecipa alla formazione del reddito di lavoro dipendente, si assumeva il 50% della differenza tra l'importo degli interessi calcolato al tasso ufficiale di sconto vigente al termine di ciascun anno e l'importo degli interessi calcolato al tasso applicato sugli stessi. Dopo le novità introdotte dal Decreto Anticipi (D.L. n. 145/2023, convertito con L. 191/2023) che hanno modificato il ...

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