giovedì 25/01/2024 • 06:00
Con la risposta del 24 gennaio 2024, n. 14, l’Agenzia delle Entrate analizza differenti aspetti che determinano l’esclusione dal credito d’imposta beni strumentali nuovi, delle imprese operanti in concessione e a tariffa nel settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti.
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La disciplina del credito d'imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi materiali e immateriali, riformulata dall'art. 1, c. da 1051 a 1063, della L. 178/2020, prevede la concessione di agevolazioni a tutte le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi, nonché destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.
Nello specifico, attraverso tale misura agevolativa, il legislatore ha voluto incentivare e supportare gli investimenti riguardanti:
Il disposto normativo di riferimento prevede specifiche fattispecie d'esclusione dal beneficio in commento. Tra queste, il c. 1053 della citata L. 178/2020, non ammette la fruizione del credito d'imposta nel caso di beni gratuita
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