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  • Riforma fiscale
Altro

venerdì 12/01/2024 • 06:00

Speciali RAZIONALIZZAZIONE DELLE RISPOSTE AE

Riforma fiscale: quali sono le condizioni per presentare gli interpelli

In tema di Statuto del contribuente, il D.Lgs. 219/2023 prevede una razionalizzazione dell'istituto dell'interpello. Per poter presentare interpello si prevede il versamento di un contributo e le risposte fornite vincoleranno l’Amministrazione Finanziaria anche per il futuro, limitatamente alla stessa fattispecie oggetto di interpello.

di Emiliano Covino - Avvocato cassazionista, Professore aggiunto Unitus, Ricercatore Tor Vergata

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  • Tempo di lettura 1 min.

Nell'ambito di attuazione della riforma tributaria, il decreto sullo Statuto del contribuente prevede la possibilità di interpellare l'Amministrazione Finanziaria per ottenere una risposta riguardante le seguenti macro-aree: applicazione delle disposizioni  tributarie,  quando  vi  sono condizioni di obiettiva incertezza sulla loro corretta interpretazione o per la  corretta  qualificazione  di  fattispecie  alla  luce   delle disposizioni tributarie ad esse applicabili; la disapplicazione della normativa antielusiva/antiabusiva in presenza di norme presuntive di senso contrario; sussistenza delle condizioni per regimi fiscali agevolativi, tra cui il riformato regime degli impatriati (fonte di numerosi dubbi applicativi). L’interpello sarà oneroso, dietro versamento di un contributo (per formazione del personale), la cui misura verrà stabilita da un successivo DM del MEF in funzione della tipologia di contribuente, del suo volume di affari o di ricavi e della  particolare rilevanza e complessità della questione oggetto di istanza. I termini per la risposta rimangono fissati in novanta giorni (interrotti dalla sospensione feriale estiva), salva la  facoltà d...

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