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giovedì 11/01/2024 • 06:00

Speciali Guida alle novità 2024

PMI: le nuove agevolazioni per il 2024

Con la Legge di Bilancio 2024 divengono pienamente operative le novità in materia di agevolazioni e finanziamenti alle PMI per il 2024. Tra la ZES unica fino alla Garanzia SACE, passando per i contratti di sviluppo, vediamo quali sono le nuove opportunità per le PMI e cosa cambia rispetto al 2023, anche attraverso alcuni esempi di calcolo.

di Maurizio Maraglino Misciagna - Dottore commercialista e revisore legale

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  • Tempo di lettura 12 min.
  • Ascolta la news 5:03

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Anno nuovo vita nuova, è la massima più utilizzata all'indomani della partenza di un nuovo anno. Soprattutto quando le protagoniste sono le piccole e medie imprese italiane alle prese con le nuove disposizioni previste dalla legge di Bilancio 2024, che di fatto rende vigenti tutte le disposizioni previste dall'Esecutivo nella Legge 213/2023. Un corposo novero di disposizioni che spaziano dal fiscale passando per il lavoro e fino a toccare il tema tanto caro alle piccole e medie imprese italiane relativo alle agevolazioni ed ai finanziamenti. Novità che tuttavia non entusiasmano particolarmente la platea delle PMI tricolori. A cominciare dalla prima e grande novità relativa alla costituzione della ZES unica del Mezzogiorno. Ma vediamo nel dettaglio cosa cambia per le imprese nel 2024.

ZES Unica del Mezzogiorno

La prima grande novità è introdotta dal comma 249 Legge 213/2023 che dispone le risorse destinate al credito d'imposta per la ZES (Zona economica speciale) unica del Mezzogiorno, riformulando l'articolo 16, comma 6, DL 124/2023 e stabilendo un nuovo limite di spesa complessivo di 1.800 milioni di euro per tutto l'anno 2024. Il credito d'imposta spetta alle imprese che effettuano l'acquisizione dei beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise e nelle zone assistite della regione Abruzzo.

Tra gli investimenti agevolabili, rientrano gli acquisti, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio, nonché all'acquisto di terreni e all'acquisizione, alla realizzazione ovvero all'ampliamento di immobili strumentali agli investimenti. Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell'investimento agevolato.

Il credito d'imposta è adeguato alla quota del costo complessivo dei beni acquistati o, in caso di investimenti immobiliari, realizzati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024 nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro. La vera nota dolente della nuova misura riguarda il limite minimo di investimento imposto dalla normativa, pari a 200.000 euro, che di fatto esclude categoricamente le micro imprese italiane, abituate ad un valore di investimenti nettamente più ridotto.  

Il credito d'imposta oltre ad essere cumulabile con gli aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell'intensità o dell'importo di aiuto più elevati consentiti dalle pertinenti discipline europee di riferimento,  è utilizzabile esclusivamente in compensazione, con l'obbligo di indicazione nel modello della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta in cui viene riconosciuto il credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d'imposta successivi, fino a quello nel quale se ne conclude l'utilizzo.

Le imprese che beneficiano del credito d'imposta dovranno mantenere la loro attività nelle aree d'impianto nelle quali è stato realizzato l'investimento oggetto di agevolazione, per almeno 5 anni dopo il completamento dell'investimento medesimo. Ulteriore novità è l'istituzione di un nuovo portale web della ZES unica che fornirà tutte le informazioni sui benefici riconosciuti alle imprese nella ZES unica e garantirà l'accessibilità allo sportello unico digitale, S.U.D ZES. La nuova disciplina delle ZES introduce una serie di novità, tra cui:

  • l'istituzione di una ZES unica: la riforma ha portato alla fusione delle otto ZES esistenti in una ZES unica, che comprende l'intero territorio delle regioni del Mezzogiorno. Questa novità dovrebbe favorire la semplificazione amministrativa e la coerenza delle politiche di sviluppo;
  • l'ampliamento delle misure agevolative: la riforma ha ampliato l'ambito di applicazione delle misure agevolative previste per le ZES, includendo anche le imprese che operano nei settori della logistica, dell'innovazione e della ricerca. Inoltre, sono state introdotte nuove misure agevolative, come il credito d'imposta per l'assunzione di lavoratori disabili e il credito d'imposta per l'acquisto di beni strumentali nuovi.
  • la semplificazione amministrativa: la riforma ha previsto una serie di misure per semplificare le procedure amministrative per le imprese che operano nelle ZES, come la riduzione dei tempi per l'autorizzazione delle opere pubbliche e la possibilità di realizzare opere pubbliche in deroga alle norme vigenti.

Criterio

2023

2024

Ambito territoriale

8 ZES nelle regioni del Mezzogiorno

ZES unica che comprende l'intero territorio delle regioni del Mezzogiorno

Imprese beneficiarie

Imprese di qualsiasi dimensione e settore

Imprese di qualsiasi dimensione e settore, inclusa la logistica, l'innovazione e la ricerca

Limite minimo all'investimento

0

200.000

Contratti di Sviluppo, Nuova Sabatini e Fondo Crescita Sostenibile

La Legge di Bilancio 2024 ha previsto una serie di novità in materia di contratti di sviluppo, che sono strumenti di incentivazione a favore di imprese che investono in programmi di sviluppo industriale.

Le principali novità riguardano:

  1. l'ampliamento dell'ambito di applicazione: i contratti di sviluppo possono essere stipulati anche da imprese che operano nei settori della logistica, dell'innovazione e della ricerca, oltre che nei settori tradizionali;
  2. l'aumento delle risorse disponibili: sono stati stanziati 190 milioni di euro per il 2024, 310 milioni di euro per il 2025 e 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2030.
  3. la revisione delle misure agevolative: sono state introdotte nuove misure agevolative, come il credito d'imposta per l'assunzione di lavoratori disabili e il credito d'imposta per l'acquisto di beni strumentali nuovi.

Con un successivo decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, verrà dato incarico ad Invitalia, soggetto gestore della misura, per la gestione di predette risorse.

Criterio

Disciplina 2023

Disciplina 2024

Ambito di applicazione

Imprese di qualsiasi dimensione e settore, ubicate nelle regioni del Mezzogiorno

Imprese di qualsiasi dimensione e settore, ubicate nelle regioni del Mezzogiorno, inclusa la logistica, l'innovazione e la ricerca

Requisiti minimi

Investimento minimo di 20 milioni di euro, che si riduce a 7,5 milioni di euro per i progetti di trasformazione di prodotti agricoli e per i progetti turistici localizzati nelle aree interne del Paese, ovvero che prevedano il recupero di strutture dismesse

Investimento minimo di 20 milioni di euro, che si riduce a 7,5 milioni di euro per i progetti di trasformazione di prodotti agricoli e per i progetti turistici localizzati nelle aree interne del Paese, ovvero che prevedano il recupero di strutture dismesse

Termini di conclusione del programma di sviluppo

48 mesi dalla data di presentazione dell'istanza

48 mesi dalla data di presentazione dell'istanza

Ammontano invece a 100 milioni di euro per l'anno 2024 le risorse disponibili per la nuova Sabatini, la misura di sostegno agli investimenti in beni strumentali da parte di micro, piccole e medie imprese.

Gli investimenti devono essere ultimati entro 12 mesi dalla data di stipula del contratto. Inoltre la realizzazione dell'investimento deve essere oggetto della concessione di un finanziamento, bancario o in leasing finanziario, da parte di banche e intermediari finanziari aderenti alla misura, interamente destinato alla realizzazione degli investimenti ritenuti ammissibili e di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro per impresa beneficiaria, anche frazionato in più acquisti.

Le agevolazioni consistono in un contributo in conto impianti, calcolato in via convenzionale su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo uguale all'investimento, ad un tasso d'interesse annuo pari al:

  • 2,75% per investimenti strumentali ordinari: investimenti correlati all'acquisto, o all'acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, classificabili, nell'attivo dello stato patrimoniale, alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4, dell'art. 2424 c.c., destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare, ovunque localizzate nel territorio nazionale;
  • 3,575% per investimenti 4.0: investimenti correlati all'acquisto, o all'acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di beni materiali nuovi di fabbrica e immateriali, aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie, compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID) e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti, elencati rispettivamente, negli allegati 6/A e 6/B della circolare n. 14036 del 15 febbraio 2017 e s.s.mm.ii;
  •  3,575% per investimenti green: investimenti correlati all'acquisto, o all'acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell'ambito di programmi finalizzati a migliorare l'ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

La domanda di accesso alle agevolazioni deve essere compilata, pena l'improcedibilità, in via esclusivamente telematica attraverso la procedura disponibile nella sezione “Compilazione domanda di agevolazione” della piattaforma informatica dedicata alla misura.

Criterio

Disciplina 2023

Disciplina 2024

Ambito di applicazione

Imprese di qualsiasi dimensione e settore, ubicate su tutto il territorio nazionale

Imprese di qualsiasi dimensione e settore, ubicate su tutto il territorio nazionale

Requisiti minimi

Investimento minimo di 20.000 euro, che si riduce a 10.000 euro per le piccole imprese

Investimento minimo di 20.000 euro, che si riduce a 10.000 euro per le piccole imprese

Misure agevolative

Credito d'imposta in conto interessi, pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e al 3,57% per gli investimenti 4.0, su finanziamenti o leasing finalizzati all'acquisto di beni strumentali nuovi destinati all'attività d'impresa

Credito d'imposta in conto interessi, pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e al 3,57% per gli investimenti 4.0, su finanziamenti o leasing finalizzati all'acquisto di beni strumentali nuovi destinati all'attività d'impresa

Termini di conclusione del programma di investimento

6 anni dalla data di erogazione del contributo

6 anni dalla data di erogazione del contributo

Esempio di calcolo

Impresa che acquista beni strumentali nuovi per un valore di 100.000 euro, finanziati con un prestito di 100.000 euro.

Contributo del 3,57% del finanziamento.

Importo del contributo: 100.000 euro * 3,57% = 3.570 euro.

Incrementata infine la dotazione del Fondo per la crescita sostenibile di 110 milioni per l'anno 2024 e di 220 milioni per l'anno 2025 (art.1, comma 257).

Garanzia SACE a condizioni di mercato e proroga SACE Green

Disposta l'autorizzazione di SACE S.p.A. a rilasciare, fino al 31 dicembre 2029, garanzie, a condizioni di mercato, connesse a investimenti infrastrutturali (anche a carattere sociale e dei servizi pubblici locali) e dell'industria (processi di transizione energetica e economia circolare, mobilità sostenibile, innovazione industriale, tecnologica e digitale delle imprese).

I beneficiari delle garanzie sono:

  • partner esecutivi nell'ambito del programma InvestEU;
  • banche e imprese di assicurazione nazionali e internazionali, autorizzate all'esercizio in Italia del ramo credito e cauzioni (per fideiussioni e garanzie);
  • sottoscrittori di prestiti obbligazionari e di altri strumenti finanziari partecipativi e non convertibili.

Le garanzie possono riguardare i finanziamenti, inclusi portafogli di finanziamenti, concessi alle imprese, con sede legale in Italia o con una stabile organizzazione in Italia, diverse dalle PMI e dalle imprese in difficoltà. Le garanzie sono concesse, previa istruttoria, per una durata massima di 25 anni. La percentuale massima di copertura è differenziata in ragione delle operazioni finanziarie sottostanti.

Gli impegni derivanti dalle garanzie sono assunti da SACE S.p.A. per il 20% e dallo Stato per l'80%, senza vincolo di solidarietà. Il limite degli impegni di SACE S.p.A. nell'anno 2024 è di 10 miliardi di euro. Disposta inoltre una proroga al 2024 dell'operatività della garanzia SACE per progetti economicamente sostenibili (cd. Garanzia green SACE), prevedendo che, per tale anno, la copertura finanziaria delle garanzie sia reperita attraverso l'impiego delle risorse residue disponibili al 31 dicembre 2023 sul conto corrente di tesoreria relativo al Fondo Green New Deal.

L'impegno massimo assumibile dalla SACE S.p.A. è pari a 3 miliardi di euro. Le garanzie sono concesse in misura non eccedente il 50%, ove rilasciate in relazione a fideiussioni, garanzie e altri impegni di firma, che le imprese sono tenute a prestare per l'esecuzione di appalti pubblici e l'erogazione degli anticipi contrattuali ai sensi della normativa di settore.

Le principali novità riguardano introdotte nel 2024 riguardano:

  • l'aumento della capacità massima di garanzia: la capacità massima di garanzia è stata aumentata da 100 miliardi di euro a 200 miliardi di euro;
  • l'estensione della misura a tutte le imprese: la misura è stata estesa a tutte le imprese, indipendentemente dalla dimensione e dal settore;
  • la riduzione delle commissioni: le commissioni dovute dalle imprese a SACE sono state ridotte.

In particolare, le novità in materia di commissioni riguardano la riduzione della commissione fissa ridotta da 100 euro a 50 euro per ogni milione di euro di garanzia e la riduzione della commissione variabile ridotta da 1% a 0,75% per ogni anno di durata della garanzia.

Esempio di calcolo

Impresa che ottiene un finanziamento bancario di 1 milione di euro, garantito da SACE

Disciplina 2023

Commissione fissa: 100 euro

Commissione variabile: 1% del finanziamento, per un totale di 10.000 euro

Costo totale della garanzia: 10.100 euro

Disciplina 2024

Commissione fissa: 50 euro

Commissione variabile: 0,75% del finanziamento, per un totale di 7.500 euro

Costo totale della garanzia: 8.050 euro

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