mercoledì 10/01/2024 • 06:00
Un problema sempre attuale è la scelta tra l'assunzione come dipendente e l'apertura di una partita IVA per esercitare l'attività professionale. Spesso non esiste una risposta univoca perché i fattori da considerare sono tanti, soprattutto alla luce della riforma delle aliquote IRPEF per il 2024. Si offrono esempi di calcolo dei compensi che potranno essere percepiti nel 2024 applicando i diversi regimi fiscali.
Reddito di lavoro autonomo Sono redditi di lavoro autonomo quelli che derivano dall'esercizio di arti e professioni. Per esercizio di arti e professioni si intende l'esercizio per professione abituale, ancorché non esclusiva, di attività di lavoro autonomo diverse da quelle di impresa di cui all'art. 2195 c.c. La modalità di calcolo del reddito di lavoro autonomo è pari alla differenza tra l'ammontare dei compensi in denaro o natura percepiti e delle spese effettivamente sostenute, nel periodo d'imposta (c.d. principio di cassa). Per i redditi di lavoro autonomo la Legge 190/2014 ha previsto un regime fiscale agevolato (c.d. regime forfettario) al quale si applica una semplificazione in materia di adempimenti ed un'aliquota ridotta, pari al 15% sostitutiva dell'IRPEF e delle addizionali regionale e comunale ed a determinate condizioni, nei primi 5 anni di attività si applica un'aliquota agevolata del 5%. Reddito di lavoro dipendente Sono redditi di lavoro dipendente quelli che derivano da rapporti aventi per oggetto la prestazione di lavoro, con qualsiasi qualifica, alle dipendenze e sotto la direzione altrui, compreso il lavoro a domicilio quando è considerato lavoro dipendente secondo le norme della legislazione sul lavoro. Anche per il calcolo del reddito di lavoro dipendente la norma fa riferimento al principio di cassa, specificando che il reddito è costituito da tutte le somme ed i valori percepiti. Tuttavia, a differenza dei redditi di lavoro autonomo, la norma fa esplicito riferimento ai compensi e valori corrisposti dal datore di lavoro entro il giorno 12 del mese di gennaio del periodo d'imposta successivo a quello cui si riferiscono (c.d. principio di cassa allargato). Le novità per il 2024 Scaglioni di reddito Aliquota Fino a 15.000 euro 23% Oltre i 15.000 euro e fino a 28.000 euro 25% Oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro 35% Oltre i 50.000 euro 43% Le aliquote IRPEF sono state oggetto di recenti modifiche. La prima è relativa alla Legge di Bilancio 2022 che ha modificato le aliquote in vigore dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2023. Solo per il periodo d'imposta 2024, il D.Lgs. 216/2023 prevede le seguenti aliquote: Scaglioni di reddito Aliquota Fino a 28.000 euro 23% Oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro 35% Oltre i 50.000 euro 43% Reddito di lavoro autonomo e dipendente: due regimi fiscali a confronto Per comprendere come l'aspetto fiscale possa influenzare la scelta tra l'apertura di una partita IVA e l'assunzione come lavoratore dipendente, si considerino i seguenti casi: Caso 1 Libero professionista iscritto alla gestione separata INPS in regime ordinario nel 2023: Compensi incassati: € 65.000 Contributi previdenziali versati: € 5.000 Aliquota INPS gestione separata: 26,23% Spese: alberghi e ristoranti: € 2.000 rappresentanza: € 1.500 utenze ad uso promiscuo: € 2.000 altre spese documentate: € 3.000 Quadro RE Valore RE2 - Compensi derivanti dall'attività professionale o artistica 65.000 RE6 – Totale compensi 65.000 RE14 – Consumi 1.000 RE15 – Spese per prestazioni alberghiere e per somministrazione di alimenti e bevande in pubblici esercizi 1.300 RE16 – Spese di rappresentanza 650 RE19 – Altre spese documentate 3.000 RE20 – Totale spese 5.950 RE21 - Differenza (RE6 - RE20) 59.050 RE23 - Reddito (o perdita) delle attività professionali e artistiche 59.050 RE25 - Reddito (o perdita) (da riportare nel quadro RN) 59.050 Quadro RN Valore RN1 – Reddito complessivo 59.050 RN3 – Oneri deducibili 5.000 RN4 – Reddito imponibile (Indicare zero se il risultato è negativo) 54.050 RN5 – Imposta lorda 16.142 RN26 – Imposta netta 16.142 Quadro RR Valore RR5 – Reddito 59.050 RR6 – Contributo dovuto 15.489 Caso 2 Libero professionista iscritto alla gestione separata INPS in regime ordinario nel 2024: Compensi incassati: € 65.000 Contributi previdenziali versati: € 5.000 Aliquota INPS gestione separata: 26,07% Spese: alberghi e ristoranti: € 2.000 rappresentanza: € 1.500 utenze ad uso promiscuo: € 2.000 altre spese documentate: € 3.000 Quadro RE Valore RE2 - Compensi derivanti dall'attività professionale o artistica 65.000 RE6 – Totale compensi 65.000 RE14 – Consumi 1.000 RE15 – Spese per prestazioni alberghiere e per somministrazione di alimenti e bevande in pubblici esercizi 1.300 RE16 – Spese di rappresentanza 650 RE19 – Altre spese documentate 3.000 RE20 – Totale spese 5.950 RE21 - Differenza (RE6 - RE20) 59.050 RE23 - Reddito (o perdita) delle attività professionali e artistiche 59.050 RE25 - Reddito (o perdita) (da riportare nel quadro RN) 59.050 Quadro RN Valore RN1 – Reddito complessivo 59.050 RN3 – Oneri deducibili 5.000 RN4 – Reddito imponibile (Indicare zero se il risultato è negativo) 54.050 RN5 – Imposta lorda 15.882 RN26 – Imposta netta 15.882 Quadro RR Valore RR5 – Reddito 59.050 RR6 – Contributo dovuto 15.39 Caso 3 Libero professionista iscritto alla gestione separata INPS in regime forfettario 2023: Compensi incassati: € 65.000 Contributi previdenziali versati: € 5.000 Aliquota INPS gestione separata: 26,23% Coefficiente di redditività: 78% Aliquota agevolata: 5% Quadro LM Valore LM22 – Reddito per attività 50.700 LM34 – Reddito lordo 50.700 LM35 - Contributi previdenziali e assistenziali 5.000 LM36 – Reddito netto 45.700 LM38 - Reddito al netto delle perdite soggetto ad imposta sostitutiva 45.700 LM39 – Imposta sostitutiva 2.285 Quadro RR Valore RR5 – Reddito 50.700 RR6 – Contributo dovuto 13.299 Caso 4 Libero professionista iscritto alla Gestione Separata INPS in regime forfettario 2023: Compensi incassati: € 65.000 Contributi previdenziali versati: € 5.000 Aliquota INPS gestione separata: 26,23% Coefficiente di redditività: 78% Aliquota agevolata: 15% Quadro LM Valore LM22 – Reddito per attività 50.700 LM34 – Reddito lordo 50.700 LM35 - Contributi previdenziali e assistenziali 5.000 LM36 – Reddito netto 45.700 LM38 - Reddito al netto delle perdite soggetto ad imposta sostitutiva 45.700 LM39 – Imposta sostitutiva 6.855 Quadro RR Valore RR5 – Reddito 50.700 RR6 – Contributo dovuto 13.299 Caso 5 Dipendente a tempo indeterminato nel 2024: RAL su 13 mensilità: € 65.000 Contributi INPS a carico lavoratore: 8% Contributi INPS a carico datore di lavoro: 31% Inail: € 2.600 TFR accantonato nell'anno: € 4.815 Giorni di lavoro dipendente: 365 Moglie fiscalmente a carico Quadro RN Valore RN1 – Reddito complessivo 59.800 RN4 – Reddito imponibile (Indicare zero se il risultato è negativo) 59.800 RN5 – Imposta lorda 18.354 RN6 – Detrazione per familiari a carico 259 RN22 – Totale detrazioni d'imposta 259 RN26 – Imposta netta 18.095 Quale soluzione conviene di più? Di seguito una tabella riepilogativa del carico fiscale associato: Tipologia reddito Costo aziendale Reddito lordo lavoratore Imposte e contributi a carico lavoratore Reddito netto lavoratore Lavoro dipendente 2024 92.565 65.000 23.295 41.705 Lavoro autonomo 2023 (regime ordinario) 65.000 65.000 31.631 33.369 Lavoro autonomo 2024 (regime ordinario) 65.000 65.000 31.276 33.724 Lavoro autonomo (regime forfettario 15%) 65.000 65.000 20.154 44.846 Lavoro autonomo (regime forfettario 5%) 65.000 65.000 15.584 49.416 In conclusione, considerando anche le ultime agevolazioni in materia di aliquote INPS in favore dei lavoratori dipendenti, pubblici e privati, nella scelta tra l'apertura di una partita IVA e l'assunzione come lavoratore dipendente, il datore di lavoro ha un costo aziendale molto più elevato rispetto alla semplice RAL (TFR accantonato annualmente, contributi INPS ed INAIL a suo carico, ecc.); differentemente, il lavoratore, oltre alla tutela giuridica prevista in base alla tipologia contrattuale (es. contratto a tempo indeterminato), a parità di reddito, ha il vantaggio di avere un netto in busta paga più alto rispetto a quanto incassato con l'apertura della partita IVA, salvo il fatto di usufruire del regime forfettario.
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