L'EUDI wallet, il portafoglio europeo di identità digitale "EUDI wallet” previsto dalla proposta di regolamento europeo che istituisce un quadro di regole per un'identità digitale europea, è uno strumento di identificazione elettronica che consentirà a cittadini e imprese di accedere, con un alto livello di sicurezza e tutela della privacy, a servizi pubblici e privati, anche a livello transfrontaliero.
Lo strumento e la sua disciplina sono oggetto dell'ultimo approfondimento pubblicato da Assonime dove vengono messi in luce, tra il resto, le varie funzionalità, i soggetti e le regole per l'emissione del wallet, gli aspetti legati alla privacy e l'utilizzo transfrontaliero.
Nella sostanza, l'EUDI wallet è uno strumento di identificazione elettronica che consente all'utente di conservare, gestire e convalidare, in modo sicuro, dati di identità e attestati elettronici di attributi, per presentarli alle relying parties e agli altri utenti dell'EUDI wallet, e per firmare con firme elettroniche qualificate o sigilli elettronici qualificati (la possibilità di sottoscrivere con firme elettroniche qualificate è offerta a tutte le persone fisiche di default e in modo gratuito, ma gli Stati membri devono disporre specifiche misure per assicurare che l'uso gratuito delle firme sia solo per scopi non professionali). Il wallet darà la possibilità alle persone fisiche e giuridiche di svolgere una numerosa serie di attività, tra cui richiedere, ottenere, combinare, conservare, cancellare, condividere e presentare, in modo sicuro e sotto l'esclusivo controllo dell'utente, dati di identificazione personale e attestati elettronici di attributi, per autenticarsi presso le relying parties, on line e, se appropriato, off line, al fine di utilizzare servizi pubblici e privati, assicurando al contempo che sia possibile la disclosure selettiva dei dati nel rispetto del principio di minimizzazione del dato a tutela della privacy.
L'approfondimento dell'Associazione fa riferimento al testo della proposta di regolamento su cui lo scorso 8 novembre è stato raggiunto l'accordo definitivo nell'ambito del Trilogo europeo. Il testo della proposta è stato successivamente approvato (il 7 dicembre) da parte della commissione ITRE del Parlamento europeo e dovrà ora essere votato dal Parlamento in sessione plenaria, per poi passare al Consiglio UE che procederà all'adozione formale del regolamento. La data per la votazione in plenaria del Parlamento è prevista per il 26 febbraio 2024.