mercoledì 06/12/2023 • 12:28
L’ANC, con il comunicato stampa del 5 dicembre 2023, ha sottolineato la necessità di modificare il calendario fiscale previsto a partire dal 2024 dallo schema di decreto del Governo, in quanto impossibile da attuare.
redazione Memento
Con il comunicato stampa del 5 dicembre 2023, il presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti, Marco Cuchel, ha sottolineato la necessità di modificare il calendario fiscale previsto a partire dal 2024 dallo schema di decreto del Governo, in quanto esso risulta del tutto inconciliabile con il carico di lavoro che già grava sugli studi dei professionisti economici. Nell’incontro che l’ANC ha avuto con i vertici di Assosoftware è emersa una posizione comune di preoccupazione rispetto alla fattibilità del calendario rivisitato e al rischio concreto che quanto dallo stesso contemplato possa vanificare gli obiettivi alla base dell’introduzione del nuovo strumento del concordato preventivo biennale da parte del Governo. L’Associazione Nazionale Commercialisti ha portato all’attenzione del viceministro MEF, del Direttore dell’Agenzia delle Entrate e delle commissioni bilancio e finanze di Camera e Senato le criticità del nuovo calendario e ha voluto altresì sottoporre la propria proposta, che contempla i punti di seguito riportati: il superamento dei nuovi adempimenti che lo schema di decreto introduce; l’accorpamento dell’invio del modello ISA e della dichiarazione trattandosi di modelli strettamente collegati; in tema di concordato preventivo, la necessità di un lasso di tempo maggiore per consentire l’analisi della proposta, l’avvio del contraddittorio con l’Agenzia delle Entrate e la presentazione al contribuente della valutazione finale; la modifica dell’art. 7 dello schema di decreto, poiché la previsione di invio delle dichiarazioni al 30/9 deve necessariamente accompagnarsi al rilascio, in via definitiva, entro il 28/2 (anziché entro il mese di aprile) di modelli software, istruzioni e circolari da parte dell’AE per dichiarazioni redditi e modelli ISA, compresi moduli di controllo invii telematici. L’Associazione si augura che le osservazioni sopra riportate possano essere prese in considerazione e che lo schema di decreto venga modificato, altrimenti si avrà un calendario fiscale praticamente impossibile da attuare. Fonte: Com. Stampa ANC 5 dicembre 2023
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