mercoledì 15/11/2023 • 11:45
Il ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell’audizione del 14 novembre 2023, ha presentato le principali misure del disegno di legge di bilancio per il 2024.
redazione Memento
Nel corso dell’audizione del 14 novembre 2023, il ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, si è espresso nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare al disegno di legge di bilancio per il 2024. Si riepilogano le principali misure. Secondo i dati più recenti, il sistema economico italiano, nonostante tutte le difficoltà, è riuscito a reggere l’impatto concomitante delle diverse criticità che caratterizzano il contesto internazionale. Nel terzo trimestre dell’anno in corso, il prodotto interno lordo è risultato sostanzialmente stabile rispetto sia al trimestre precedente sia allo stesso periodo del 2022. Al buon andamento del mercato del lavoro si contrappone, tuttavia, l’andamento delle retribuzioni reali che, anche a causa del mancato rinnovo dei contratti in diversi settori, non sono riuscite a tenere il passo dell’inflazione. In questo quadro estremamente complesso, la manovra è inevitabilmente concentrata sulle difficoltà del presente, privilegiando il sostegno alle famiglie anche per compensare, per quanto possibile, la perdita di potere di acquisto che hanno subito finora. Ciò dovrebbe tradursi in un sostegno ai consumi, all’occupazione e alla crescita del PIL. L’ambito di intervento più rilevante della manovra per il prossimo anno è rappresentato dal sostegno al potere d’acquisto delle famiglie, che potranno continuare a beneficiare dell’esonero parziale dei contributi previdenziali. Al rafforzamento di questa misura concorre inoltre l’avvio della riforma dell'IRPEF che nel 2024 ridurrà gli scaglioni di reddito da quattro a tre, ampliando fino a 28.000 euro di reddito la platea di soggetti a cui si applicherà l’aliquota del 23%. Un ulteriore sostegno ai redditi sarà fornito anche dalla proroga dell’alleggerimento fiscale per i premi di produttività, che anche nel prossimo anno continueranno a essere tassati con un’aliquota del 5%. È previsto, inoltre, il potenziamento degli strumenti di welfare aziendale (c.d. fringe benefit), con un aumento delle soglie per i beni e servizi forniti in esenzione fiscale ai lavoratori dipendenti, nonché, per la prima volta, un ampliamento delle finalità del loro utilizzo, anche al pagamento dei mutui e degli affitti relativi alla prima casa. A fronte del perdurare della crisi ucraina e dei nuovi focolai di instabilità nel Medio Oriente, è stata confermata un’importante misura di contrasto ai rincari dei prezzi energetici, il contributo straordinario per i nuclei familiari meno abbienti, cui vengono destinati 200 milioni per il primo trimestre del 2024. Per dare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese, la manovra rifinanzia la “Nuova Sabatini” e il Fondo per la crescita sostenibile, con effetti in termini di indebitamento netto complessivamente pari a 0,6 miliardi nel periodo 2023-2026. Le imprese localizzate nelle regioni del Mezzogiorno, che sono confluite nella Zona Economica Speciale Unica, potranno inoltre beneficiare di un’agevolazione sull’acquisto di beni strumentali. L’agevolazione consisterà in un credito di imposta, con un limite di spesa fissato in 1,8 miliardi, che sarà riconosciuto sugli investimenti effettuati nel 2024.
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