Cessione immobili ristrutturati: come tassare la plusvalenza

L'art. 18 c. 2-5 DDL di Bilancio 2024 prevede una serie di modifiche al DPR 917/86. Nel dettaglio, dal 1° gennaio 2024 le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di beni immobili sui quali sono stati eseguiti interventi agevolati “Superbonus” saranno tassate al 26% ovvero con l'applicazione dell'imposta sostitutiva dell'imposta sul reddito di cui alla L. 266/2005.

Quali sono i requisiti per la tassazione

Requisito per l'applicazione della tassazione in oggetto è che i lavori siano stati conclusi da non più di dieci anni mentre è prevista una ipotesi di esclusione per tutti gli immobili acquisiti per successione e per quelli adibiti ad abitazione principale del cedente o dei suoi familiari, a condizione che questa sia considerata tale per la maggior parte dei dieci anni antecedenti alla cessione oppure qualora tra la data di acquisto sia decorso un periodo inferiore a dieci anni.

Si ricorda che per abitazione principale si intende l'unità immobiliare ove il soggetto risiede anagraficamente e ha la sua dimora principale.

L'esclusione della casa adibita ad abitazione principale, oltre a garantire il contribuente, riduce notevolmente l'ambito di applicazione della nuova previsione normativa, posto che si stima che questa sia l'ipotesi più frequente secondo le elaborazioni del Caf Acli.

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