martedì 14/11/2023 • 10:02
Il processo di internazionalizzazione e più in generale i rapporti commerciali con l’Europa e con l’estero impongono delle riflessioni sui rischi e le criticità contingenti che professionisti e imprenditori si trovano a gestire. Il Convegno organizzato da ODCEC di Brescia il 17 novembre si propone di offrire opportune soluzioni e riflessioni tecniche, per valorizzare la legalità nella gestione aziendale e di correttezza degli scambi internazionali.
redazione Memento
Presidente Gritti, il parterre dei relatori del Convegno che si terrà a Brescia, presso l’Auditorium Museo Santa Giulia è di indiscussa caratura, con la presenza di rappresentanti del Governo e del CNDCEC: quali sono i temi salienti che verranno trattati? I temi che affronteremo sono ampi: riforma fiscale, modelli 231 e reati tributari, internazionalizzazione e PNRR, intelligenza artificiale e trasformazione transfrontaliera, detenzione di società estere e tassazione degli immobili esteri. Ci tenevamo a offrire ai partecipanti l’opportunità di ricevere contributi e messaggi direttamente da chi discute a livello normativo e nazionale. La presenza del Vice Ministro Leo è certamente elemento di prestigio e ci consentirà di cogliere l’indirizzo che il Governo intende dare, attraverso la riforma fiscale, soprattutto al tema dei rapporti internazionali. Inutile negare che anche in questo ambito la leva fiscale (fiscalità diretta e indiretta) può incidere molto sulle scelte degli operatori, indirizzandoli su mercati o strumenti diversi. Il processo di internazionalizzazione per un’impresa non è sempre rapidissimo, quindi cogliere in anticipo i trend, anche normativi, può aiutare. E’ poi motivo di orgoglio per il nostro Ordine poter ospitare una rappresentanza così ampia e autorevole del CNDCEC. In primis il Presidente Elbano de Nuccio, ma poi, oltre al nostro Vice Presidente Michele de Tavonatti, anche il collega Salvatore Regalbuto, che più operativamente e quotidianamente ha dialogato per conto del Consiglio con il Governo nei temi della riforma fiscale. Quali sono i professionisti maggiormente impattati da queste tematiche? Sono certamente temi molto specifici, però è evidente che non tutti gli oltre duemila colleghi bresciani li vivono quotidianamente. Per i professionisti e le imprese che li affrontano sono certamente temi rilevanti, che però via via vanno a ricadere progressivamente su un numero poi crescente, perché un’impresa che opera con l’estero ha comunque fornitori in Italia e qualche ripercussione si produce. Per Brescia e le PMI bresciane cosa rappresenta l'export? Rappresenta certamente una delle principali fonti di ricavo. Sin dal dopoguerra le capacità tecniche bresciane hanno rappresentato una fonte di approvvigionamento di forniture di elevata qualità per molti settori europei ed extraeuropei. Pensiamo solo alle forniture dell’automotive, per dirne una. Rapportarsi con l’estero è via via diventato al tempo stesso più semplice (il mercato europeo ha certamente semplificato una parte rilevante dei rapporti) ma anche più complesso, per la crescente minuziosità di normative, fiscali e non solo. L’export è quindi un canale di destinazione privilegiato dell’industria bresciana, che deve essere però affrontato con le giuste “attrezzature” anche professionali. XXXI Congresso di Studio, Internazionalizzazione delle Imprese: “compliance”, procedure e gestione delle variabili tributarie e societarie. “La ricetta” vincente. Convegno organizzato da ODCEC Brescia il 17 novembre 2023, presso l’Auditorium Museo Santa Giulia a Brescia. Consulta qui il programma dell'evento.
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