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sabato 11/11/2023 • 06:00

Lavoro Dalla Cassazione

Legittimo il licenziamento del dipendente che denuncia il falso

È legittimo il licenziamento per giusta causa del dipendente che sporge denuncia nei confronti del datore di lavoro, pur essendo consapevole dell'insussistenza dell'illecito o dell'estraneità allo stesso dell'incolpato. A stabilirlo è la Cassazione con l’ordinanza n. 30886 del 6 novembre 2023.

di Elena Cannone - Avvocato

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  • Tempo di lettura 5 min.
  • Ascolta la news 5:03

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Nella fattispecie in esame la Corte d'appello territorialmente competente confermava la sentenza di primo grado con cui era stata rigettata (in sede di opposizione, a sua volta, con conferma dell'ordinanza sommaria ex art. 1, c. 48, Legge 92/2012) l'impugnativa proposta da un lavoratore avverso il licenziamento per giusta causa intimatogli all'esito del procedimento disciplinare azionato nei suoi confronti. In particolare, la Corte distrettuale riteneva sussistenti gli addebiti mossi a suo carico nell'ambito del procedimento disciplinare, ossia l'aver denunciato in sede penale una indebita appropriazione del TFR da parte della società datrice di lavoro e del suo legale rappresentante con la piena consapevolezza della sua non veridicità. Il lavoratore aveva così tenuto un comportamento diretto a ledere l'onore e la rispettabilità del legale rappresentante, con discredito anche nei confronti degli organi della pubblica amministrazione con cui la società intratteneva rapporti giuridici. Tale comportante, secondo la Corte distrettuale, era incompatibile con l'elemento fiduciario che sottende un normale rapporto di lavoro e, quindi, integrante gli estremi del licenziamento per giusta causa. Ciò, anche a prescindere dall'effettiva sussistenza di un danno, essendo stata la denuncia del lavoratore archiviata definitivamente, nonostante due sue opposizioni alla conforme richiesta del pubblico ministero...

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