giovedì 01/02/2024 • 06:00
Nell'ambito di attuazione della riforma fiscale, il decreto legislativo in materia di accertamento tributario e concordato preventivo introduce lo strumento dell'intelligenza artificiale a sostegno delle attività di analisi del rischio fiscale.
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L'Agenzia delle Entrate si dota di un nuovo partner per prevenire e contrastare l'evasione fiscale, la frode fiscale e l'abuso del diritto in materia tributaria.
Si tratta dell'intelligenza artificiale, nuovo strumento a sostegno delle attività di analisi del rischio, disposto dall'art. 2 del decreto legislativo in materia di accertamento tributario e concordato preventivo dal titolo “Razionalizzazione e riordino delle disposizioni normative in materia di attività di analisi del rischio”.
Il principale intento del decreto legislativo è quello di completare la legge delega 111/2023, ampliando i poteri degli Uffici attraverso la razionalizzazione e il riordino delle disposizioni normative che richiamano l'analisi del rischio in materia tributaria.
L'articolo 2 dispone nuove regole dedicate all'accertamento in materia di imposte dirette e indirette, riconoscendo all'Amministrazione Finanziaria la possibilità di servirsi di dati attraverso una serie di modelli e tecniche di analisi funzionali a massimizzare l'efficacia degli interventi di prevenzione e contrasto all'evasione fiscale, alla frode e all'abuso del diritto.
Il rischio fiscale
All'interno dell'articolo viene precisata la definizione di rischio fiscale come il rischio di operare, colposamente o dolosamente, in violazione di norme di natura tributaria, ovvero in contrasto con i principi o con le finalità dell'ordinamento tributario.
Al fine di ridurre il rischio fiscale, l'intento è quello di potenziare l'utilizzo dei dati che derivanti da un'amministrazione finanziaria sempre più digitalizzata e tecnologica.
Il supporto all'intelligenza artificiale servirà per individuare le anomalie e le criticità più nascoste. In particolare, tali soluzioni consentiranno di realizzare analisi probabilistiche, isolando rischi fiscali, anche non conosciuti a priori e che, una volta individuati, permetteranno di elaborare autonomi criteri selettivi o di prevedere una determinata probabilità di accadimento a fronte di un rischio fiscale noto.
Più nello specifico, sul fronte delle imposte indirette (IVA), ai fini dell'effettuazione di operazioni intra-comunitarie, i soggetti non residenti nel territorio dell'Unione Europea o dello Spazio Economico Europeo, sono chiamati a rispettare gli obblighi IVA tramite un rappresentante fiscale che dovrà essere dotato di specifici requisiti, oltre che del rilascio di un'idonea garanzia.
La tutela della privacy
In tema di tutela della privacy, viene disposto un regolamento generale sulla protezione dei dati personali, nel rispetto di quanto previsto dall' art. 17 L. 111/2023 che prevede la necessità di razionalizzare e riordinare le disposizioni normative concernenti le attività di analisi del rischio, nel rispetto della normativa in materia di tutela della riservatezza e di accesso agli atti, evitando pregiudizi alle garanzie nei riguardi dei contribuenti.
Le nuove disposizioni in tema di attività di analisi del rischio definiscono tali attività come un vero e proprio processo, composto da una o più fasi che, al fine di ottenere i risultati sopra indicati, sfruttano le informazioni presenti nelle banche dati dell'Amministrazione Finanziaria, per associare, coerentemente ad uno o più criteri selettivi, la probabilità di accadimento a un determinato rischio fiscale, effettuando, ove possibile, anche una previsione sulle conseguenze che possono generarsi dal suo determinarsi.
Il potenziamento dell'utilizzo di tecnologie digitali, attraverso l'impiego di sistemi di intelligenza artificiale, permetterà di garantirne il tempestivo utilizzo per realizzare interventi volti a prevenire gli errori dei contribuenti, operare azioni mirate, idonee a circoscrivere l'attività di controllo nei confronti di soggetti a più alto rischio fiscale e perseguire la riduzione dei fenomeni di evasione e di elusione fiscale massimizzando i livelli di adempimento spontaneo.
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