mercoledì 25/10/2023 • 11:31
Con la risposta a interrogazione parlamentare n. 5-01514 del 24 ottobre 2023, il Governo ha confermato di star valutando la proroga del credito d'imposta per la quotazione delle PMI, compatibilmente con i saldi di finanza pubblica stabiliti nella legge di bilancio 2024.
redazione Memento
Il Governo, con la risposta a interrogazione parlamentare n. 5-01514 del 24 ottobre 2023, ha confermato di valutare una proroga del credito d'imposta per la quotazione delle PMI, compatibilmente con i saldi di finanza pubblica fissati per la legge di bilancio 2024. La legge delega per la riforma fiscale, all'art. 9 c. 1 lett. g) L. 111/2023 prevede, tra i principi e criteri direttivi per l'attuazione della stessa, la revisione e la razionalizzazione degli incentivi fiscali alle imprese e i meccanismi di determinazione e fruizione degli stessi, tenendo altresì conto della Dir. UE 2022/2523 del Consiglio, del 14 dicembre 2022. Gli onorevoli interroganti hanno sottolineato il notevole impatto che il credito d'imposta ha prodotto, favorendo la quotazione sul mercato azionario italiano. Al riguardo, sentiti i competenti Uffici dell'Amministrazione finanziaria, si rappresenta che il Ministero delle imprese e del Made in Italy ha formulato una proposta da inserire nel disegno di legge di bilancio per il 2024 finalizzata a prorogare al 31 dicembre 2025 la disciplina del credito d'imposta per le spese di consulenza relative alla quotazione delle PMI disponendo, nel contempo, l'integrazione delle risorse stanziate per l'anno 2024 - portandole da 10 a 15 milioni di euro - nonché lo stanziamento di 15 milioni per ciascuno degli anni 2025 e 2026. Si ricorda che il credito d'imposta in questione è riconosciuto, nel caso di ottenimento dell'ammissione alla quotazione, fino a un importo massimo nella misura di 500.000 euro ed è pari al 50% dei costi di consulenza sostenuti per la predetta finalità. Esso è utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello in cui è stata ottenuta la quotazione e deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta di maturazione del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d'imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l'utilizzo (art. 1 c. 89-92 L. 205/2017). La legge di bilancio 2023 ha prorogato il termine entro cui sostenere i costi di consulenza al 31 dicembre 2023 (art. 1 c. 395 L. 197/2022). Fonte: Risp. Interr. Parl. 24 ottobre 2023 n. 5-01514
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Claudia Iozzo
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