lunedì 23/10/2023 • 14:55
Sono stati pubblicati sul sito del MEF gli elenchi per il 2024 dei soggetti tenuti all'applicazione dello split payment.
redazione Memento
Il Dipartimento delle Finanze ha pubblicato, nell'apposita sezione del sito, gli elenchi per il 2024, aggiornati al 20 ottobre 2023, dei soggetti tenuti all'applicazione della scissione dei pagamenti - split payment (di cui all'art. 1 c. 629 lett. b) L. 190/2014). Si tratta degli elenchi di: - società controllate di fatto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri; - enti o società controllate dalle Amministrazioni Centrali; - enti o società controllate dalle Amministrazioni Locali; - enti o società controllate dagli Enti Nazionali di Previdenza e Assistenza; - enti, fondazioni o società partecipate per una percentuale complessiva del capitale non inferiore al 70%, dalle Amministrazioni Pubbliche; - società quotate inserite nell'indice FTSE MIB della Borsa italiana. È possibile effettuare la ricerca delle società indicate nei suddetti sei elenchi disponibili, tramite codice fiscale o denominazione. I soggetti interessati possono segnalare eventuali mancate o errate inclusioni negli elenchi, in conformità con quanto disposto dalla normativa di riferimento, fornendo idonea documentazione mediante l'apposito modulo di richiesta presente sul sito MEF, al quale è obbligatorio allegare la visura camerale. Si ricorda che l'istituto della scissione dei pagamenti - split payment prevede che, in deroga al meccanismo ordinario, per gli acquisti di beni e servizi effettuati dalle pubbliche amministrazioni l'IVA addebitata dal fornitore nelle relative fatture debba essere versata dall'Amministrazione acquirente direttamente all'erario anziché al fornitore stesso, scindendo, in tal modo, il pagamento del corrispettivo dal pagamento della relativa imposta. L'ambito applicativo della procedura è stato definito con la Circ. AE 9 febbraio 2015 n. 1/E. In caso di fattura elettronica, l'applicazione dello split payment va segnalato riportando il valore “S” nel campo “Esigibilità Iva”. Trattandosi di un sistema introdotto in deroga alla normale disciplina, l'applicazione dello split payment è subordinata all'approvazione dell'Unione Europea, che, in vista della scadenza, ne ha rinnovato l'autorizzazione fino al 30 giugno 2026, escludendo, tuttavia, dal 1° luglio 2025, le società quotate nell'indice Ftse Mib della Borsa Italiana identificate ai fini IVA.
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Giuseppe Moschella
- Dottore commercialistaRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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