venerdì 20/10/2023 • 06:00
La Cassa Dottori Commercialisti ha ottenuto, da parte dei Ministeri Vigilanti, l’approvazione di alcune delibere di modifica del Regolamento Unitario in materia previdenziale e assistenziale. Le misure riguardano l’incremento dell’aliquota di computo e delle pensioni minime di inabilità e indirette e il contributo di paternità.
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In un contesto economico come quello attuale, è fondamentale l'impegno in favore delle generazioni più giovani della Cassa Dottori Commercialisti per garantire loro l'adeguatezza delle prestazioni pensionistiche, attraverso il proprio sistema previdenziale e di welfare. La delibera sull'ulteriore incremento dell'aliquota di computo rispetto a quella di finanziamento - approvata da parte dei Ministeri Vigilanti, del Lavoro e dell'Economia e Finanze - va proprio in questa direzione, proseguendo così il percorso tracciato dall'Ente con la riforma del 2004.
L'attenzione verso le generazioni future è un tratto fondamentale dello sviluppo sostenibile e, più in generale, della sostenibilità declinata in tutte le sue accezioni: sociale, economica e finanziaria, oltre che ambientale. E il tema del rapporto tra generazioni presenti e future riguarda tipicamente gli enti previdenziali privati e in particolare l'operato della nostra Cassa, la cui gestione è improntata a tutelare il futuro dei propri iscritti, secondo criteri di responsabilità e sostegno, con un'attenzione particolare alla componente più giovane.
Come ente di previdenza e assistenza, con il passaggio dal metodo retributivo a quello contributivo, abbiamo lavorato appunto per garantire un sistema pensionistico sostenibile finanziariamente e a livello attuariale e, attraverso le misure adottate nel corso del tempo, per raggiungere una sempre maggiore equità intergenerazionale anche con il rafforzamento delle politiche di welfare. Per questo riteniamo sia necessario sostenere gli iscritti in tutte le fasi della loro vita e costruire le basi per la previdenza delle generazioni future.
L'ulteriore incremento dell'aliquota di computo e gli altri meccanismi premianti
L'adozione dei meccanismi premianti da parte della Cassa Dottori Commercialisti rappresenta un importante strumento per aumentare l'adeguatezza delle future pensioni, stimolando gli iscritti a versare importi sempre maggiori di contributi soggettivi e consolidando il positivo trend di graduale crescita dell'aliquota media di contribuzione.
Nel mese di agosto 2023, l'Ente ha ottenuto l'approvazione da parte dei Ministeri Vigilanti della delibera relativa ad un ulteriore incremento dell'aliquota di computo rispetto a quella di versamento scelta, meccanismo adottato per la prima volta nel 2012.
Questa premialità, riguardante appunto il contributo soggettivo, prevede un incremento dell'importo effettivamente accreditato sul montante individuale e direttamente proporzionale all'aliquota scelta in fase di dichiarazione reddituale alla Cassa. Il meccanismo prevede le seguenti percentuali:
In tal modo, versando un'aliquota pari al 22% l'iscritto vede riconosciuto a montante fino al 27%.
La premialità è riconosciuta in misura piena a coloro che si sono iscritti a partire dal 2004 (anno di introduzione del metodo contributivo) ed è ridotta proporzionalmente in rapporto alle annualità maturate con il precedente metodo reddituale, attraverso l'applicazione del c.d. “coefficiente di equità intergenerazionale”. L'effetto è pertanto massimizzato per coloro che non possono beneficiare di ratei di pensione calcolati con il più generoso metodo reddituale, mentre decresce all'aumentare dell'anzianità di iscrizione ante 2004.
Il secondo meccanismo riguarda, invece, il contributo integrativo e consente di riconoscere sul montante una quota parte (37,5%) del contributivo integrativo versato (rispetto al contributo integrativo del 4%, quindi, l'1,5% viene direttamente accreditato sul montante individuale). Anche in questo caso viene poi applicato il “coefficiente di equità intergenerazionale”.
Oltre a questi due meccanismi premianti, nel 2015 e nel 2019 la Cassa ha destinato all'incremento dei montanti contributivi anche una quota parte del fondo extra-rendimento (per un ammontare complessivo di € 198,5 milioni), dove confluiscono i maggiori rendimenti annuali prodotti dalla gestione del Patrimonio rispetto al tasso di capitalizzazione riconosciuto sui montanti contributivi in base al Regolamento Unitario dell'Ente.
Queste misure consentono all'iscritto di beneficiare sia di una significativa valorizzazione, che di un incremento del proprio montante contributivo ai fini pensionistici. Per avere un parametro di riferimento indicativo si può stimare che, ad esempio, in presenza di un reddito professionale di € 40.000 e un volume di affari di € 75.000, per ogni 100€ di contributo soggettivo versato da un associato iscritto dopo il 2004, grazie alle premialità previste, la Cassa riconosca sul montante individuale un importo di circa 135€ ai fini pensionistici, con quindi un tasso di rendimento previdenziale del contributo soggettivo versato del +35,5%. Ciò considerando che il contributo integrativo grava non sul Dottore Commercialista, ma sul cliente finale della prestazione. Per chi avrà una pensione calcolata in parte con il retributivo e in parte con il contributivo, tale incremento, seppur ridotto proporzionalmente, garantisce comunque una valorizzazione particolarmente significativa.
Le altre misure approvate
La Cassa Dottori Commercialisti, come Ente di Previdenza e assistenza, mette al centro della propria mission politiche che promuovono il benessere degli iscritti. Quattro, in particolare, sono le direttrici che ci accompagnano in questo percorso: futuro professionale e previdenziale, formazione specialistica, conciliazione vita – lavoro, maggiori tutele sanitarie. Sia l'aumento delle pensioni minime di inabilità e indirette che l'introduzione del contributo di paternità hanno questo obiettivo.
Nell'ottica di rafforzare la tutela e il sostegno delle categorie socialmente fragili quali gli inabili e i familiari superstiti dei dottori commercialisti la Cassa ha deciso di incrementare la misura minima dei trattamenti pensionistici di inabilità e la base di calcolo delle pensioni indirette adeguando la misura minima riconosciuta dall'attuale 70% al 100% dell'importo minimo di pensione (€ 14.468 valore 2023).
Il contributo di paternità rappresenta un ulteriore strumento di welfare strategico pensato per sostenere la genitorialità e favorire la conciliazione tra vita familiare e professionale. La misura prevede, infatti, l'erogazione di un contributo fino a duemila euro per la nascita di un figlio, adozione, affidamento preadottivo o temporaneo di minore. Il servizio online per consentire di inoltrare la domanda alla Cassa sarà attivato nel corso del mese di ottobre.
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