lunedì 09/10/2023 • 11:58
L’INPS, con Mess. 6 ottobre 2023 n. 3510, interviene fornendo chiarimenti in merito alla gestione delle prestazioni del Reddito di cittadinanza sospese per completata fruizione delle sette mensilità, come previsto dal Decreto Lavoro.
redazione Memento
A seguito delle novità introdotte con il Decreto Lavoro, l’INPS, dal mese di luglio 2023, sta procedendo mensilmente a sospendere l’erogazione della misura del Reddito di cittadinanza per i nuclei che non abbiano i requisiti per continuare a fruire della misura nell’anno 2023 oltre le sette mensilità.
Pertanto, con il Mess. 6 ottobre 2023 n. 3510, l'Istituto interviene chiarendo come vengono gestite le prestazioni di Rdc sospese per completata fruizione delle sette mensilità.
Quali nuclei proseguono nella fruizione?
Per proseguire nella fruizione della misura senza incorrere nella sospensione, i nuclei familiari devono avere al loro interno uno dei seguenti componenti:
- persone con disabilità;
- minorenni;
- persone con almeno sessant’anni di età;
- percettori che risultino presi in carico dai servizi sociali in quanto non attivabili al lavoro, come comunicati all’INPS tramite la piattaforma GePI entro il 31 ottobre 2023.
Gestione delle domande sospese
L’erogazione della prestazione prosegue automaticamente senza soluzione di continuità:
È necessario presentare una nuova domanda di Reddito di cittadinanza nel caso in cui:
N.B. La nuova domanda non verrà bloccata dalla domanda sospesa per la causale “domanda sospesa per completata fruizione delle sette mensilità nel 2023” e l’erogazione della misura decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.
Disabilità non indicate in DSU
Per i casi di segnalazione da parte degli utenti di disabilità erroneamente non indicate in DSU, le Strutture territorialmente competenti effettueranno la verifica negli archivi dell’Istituto, circa l’effettiva presenza del verbale di invalidità con i requisiti previsti e, in caso di esito positivo, può essere data l’indicazione di presentare la DSU di rettifica retrodatata alla data di effettiva rilevazione della disabilità.
Presa in carico del nucleo da parte dei servizi sociali
Rimane confermata, fino alla mensilità di novembre 2023, l’ipotesi di ripresa dell’erogazione della prestazione del Reddito di cittadinanza nel caso in cui venga comunicato all’INPS, tramite la piattaforma GePI, entro il termine del 31 ottobre 2023, la presa in carico del nucleo da parte dei servizi sociali. In questo caso, non è necessaria la presentazione della nuova domanda per il ripristino della misura (salvo il caso di conclusione dei 18 mesi di durata della erogazione del beneficio).
Perdita dei requisiti
Si evidenzia, inoltre, che qualora per le prestazioni del Reddito di cittadinanza in pagamento, per le quali sia prevista la prosecuzione oltre le sette mensilità, venga nel mentre verificata la perdita del requisito per la prosecuzione della stessa (ad esempio, per variazione del nucleo, per decesso o per compimento della maggiore età di un componente), il nucleo familiare cesserà dalla fruizione del beneficio entro la settima mensilità o, se superata, dalla mensilità di fruizione in cui si è verificato l’evento.
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