venerdì 06/10/2023 • 12:12
In merito alla sussistenza di rischi per i crediti d'imposta edilizi incagliati sono stati dati chiarimenti con la risposta a interrogazione parlamentare n. 5-01430 del 5 ottobre 2023. In particolare, viene specificato che ogni valutazione sulla perdita associata ai crediti deve essere riferita al complesso del credito maturato e non a singole annualità.
redazione Memento
Con la risposta a interrogazione parlamentare n. 5-01430 del 5 ottobre 2023, sono stati dati chiarimenti in merito alla sussistenza di rischi per la contabilità pubblica per l'eventuale riclassificazione dei crediti d'imposta edilizi da pagabili a non pagabili. In primo luogo, in relazione alla non pagabilità dei crediti d'imposta per bonus edilizi relativi al 2022 non utilizzati entro il mese di novembre, si rappresenta che ogni valutazione sulla perdita associata ai crediti deve essere riferita al complesso del credito maturato e non, invece, a singole annualità né, tantomeno, al singolo credito. Si ricorda, inoltre, che i crediti maturati nel 2022 possono essere utilizzati in quattro annualità entro il 31 dicembre di ciascun anno oppure, in base alla normativa vigente, ripartiti in dieci annualità, con conseguente riduzione del rischio di incapienza fiscale dei potenziali finitori. Per questi motivi, con riferimento alla richiesta se sussistano rischi per la contabilità pubblica in merito a una eventuale riclassificazione da pagabili a non pagabili dei crediti d'imposta relativi ai bonus edilizi cui si fa riferimento nell'interrogazione, si rappresenta che gli effetti sul debito pubblico di tali bonus sono certi e del tutto indipendenti dalla classificazione statistica; tale revisione comporterebbe, invece, un diverso profilo temporale sull'indebitamento netto, con l'esigenza di rinvenire adeguata copertura finanziaria. A tal proposito, il 26 settembre 2023 l'Ufficio Statistico dell'Unione europea, Eurostat, ha pubblicato il suo parere – avente natura prettamente metodologica – sulla classificazione del cosiddetto Superbonus nelle statistiche di finanza pubblica, che tiene conto delle modifiche apportate dalla normativa italiana introdotte nel corso del 2023 (DL 11/2023 conv. in L. 38/2023). Si sottolinea, infine, che il mercato di acquisto dei crediti è ripartito anche grazie all'impegno del Governo, come mostra la riapertura della procedura di acquisto avviata già da alcuni giorni da parte di una società pubblica.
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Paolo Parisi
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