mercoledì 04/10/2023 • 06:00
Il Consiglio Nazionale del Notariato si è occupato, nel suo Studio n. 45 – 2023/I, della “scissione mediante scorporo”, delineando alcune linee interpretative dell'istituto, che ha fatto da poco ingresso nel nostro ordinamento giuridico.
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Lo Studio è articolato in cinque punti, che affrontano l'istituto in esame e si occupa di: rapporto dell'art. 2506. 1 del codice civile con la normativa comunitaria, la disamina delle forme di scissione ex art. 2506 c.c., gli elementi costitutivi dell'istituto, la disciplina dello scorporo ed infine delle fattispecie non assimilabili allo scorporo. In questa sede ci occuperemo di alcuni degli aspetti salienti dell'elaborato, prendendo le mosse dalle caratteristiche peculiari di questa tipologia di scissione. Il rapporto con la normativa comunitaria La scissione con scorporo è stata introdotta in Italia in attuazione della normativa comunitaria. L'art. 2506.1 c.c. recepisce infatti in larga parte l'art. 160 – ter n.4 lett. c) della Dir. UE 2017/1132, che definisce la scissione con scorporo l'operazione in cui si ottenga che “la società scissa trasferisca una o più società beneficiarie parte del patrimonio attivo e passivo in cambio dell'attribuzione di titoli e quote delle società beneficiarie alla società scissa”. Dalla lettura della norma emergono talune differenze con l'art. 2506.1 c.c. Esso, infatti: prevede che oggetto dell'assegnazione sia una parte del patrimonio, senza spe...
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