lunedì 02/10/2023 • 06:00
Lo Studio mostra che l'introduzione di una carbon tax avrebbe effetti mediamente contenuti sul rischio di credito. L'effetto è lievemente maggiore per il settore dell'agricoltura e dei servizi mentre non si rilevano effetti chiari considerando la dimensione aziendale
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In data 22.09 Banca d’Italia (BdI) ha pubblicato “L'impatto di shock energetici e climatici sul rischio di credito", il nuovo numero della collana "Mercati, infrastrutture, sistemi di pagamento" (“Studio”).
Lo Studio fa parte di un più ampio sforzo della BdI di definire l'impatto delle politiche di transizione sulla performance aziendale. L'impatto delle politiche climatiche sul rischio di credito è in parte simile a quello delle perturbazioni del mercato energetico che imprese e famiglie hanno sperimentato a partire dalla seconda metà del 2021.
Ambito e finalità
I cambiamenti climatici rappresentano una minaccia per l'attività economica attraverso diversi canali, ad esempio a causa della riduzione della produttività del lavoro e dell'energia; alcuni eventi meteorologici estremi hanno inoltre determinato un calo della crescita economica a breve termine. La minaccia maggiore riguarda i settori più esposti al clima, come l'agricoltura, la silvicoltura, la pesca, l'energia e il turismo. I cambiamenti climatici hanno un impatto anche sulle istituzioni finanziarie. I rischi per la stabilità del sistema finanziario dipenderanno anche dalle politiche climatiche e dall'esposizione dei div
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