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mercoledì 06/09/2023 • 06:00

Finanziamenti Domande dal 10 ottobre 2023

Fondo Transizione Industriale: apertura dello sportello agevolativo

Con il decreto direttoriale 30 agosto 2023, il MIMIT ha definito le modalità ed i termini di apertura e chiusura dello sportello agevolativo relativo al Fondo Transizione Industriale che ha l'obiettivo di favorire l'adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.

di Pietro Mosella - Giornalista pubblicista

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  • Tempo di lettura 1 min.
  • Ascolta la news 5:03

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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha emanato il decreto direttoriale 30 agosto 2023 che fornisce le necessarie specificazioni per la corretta attuazione dell'intervento del Fondo per il sostegno alla transizione industriale (istituito dall'art. 1, c. 478, Legge 234/2021), in funzione degli obiettivi ambientali da esso perseguiti e dalla normativa unionale di volta in volta applicabile, nonché le modalità di selezione dei progetti da sostenere con il contributo dello stesso Fondo.

Con il suddetto decreto, inoltre, sono state definite le modalità attuative dello sportello agevolativo, operante attraverso una procedura valutativa a graduatoria, atta a determinare l'ordine d'ammissione alle valutazioni istruttorie delle domande presentate a partire dal prossimo 10 ottobre.

Fondo per il sostegno alla transizione industriale

Per completezza, occorre dapprima ricordare che, il Fondo per il sostegno alla transizione industriale, si pone l'obiettivo di favorire l'adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.

L'operatività del Fondo è disciplinata dal DM 21 ottobre 2022 del MISE, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro della transizione ecologica.

Il decreto direttoriale in esame ha, invece, definito termini e modalità di presentazione delle domande, attraverso l'apertura di uno sportello finalizzato al sostegno di programmi d'investimento per la tutela ambientale, con una dotazione iniziale di 300 milioni di euro.

È prevista l'applicazione delle diposizioni di favore recate dalla sezione 2.6 del “Quadro temporaneo” e dagli artt. 14, 17, 38 e 47 del Reg. generale di esenzione per categoria 651/2014 (GBER).

Programmi ammissibili

Come specificato dal decreto direttoriale in commento, ai fini dell'accesso allo sportello, i programmi d'investimento proposti dai soggetti interessati, attraverso interventi sul processo produttivo già esistente nell'unità produttiva oggetto d'intervento, devono essere volti a perseguire:

  1. una maggiore efficienza energetica nell'esecuzione dell'attività d'impresa;
  2. un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell'utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l'uso di materie prime riciclate.

I programmi d'investimento sopra citati, devono riguardare una sola unità produttiva dell'impresa proponente e, gli stessi, con le relative spese, devono essere strettamente diretti al raggiungimento delle finalità ambientali citate in precedenza e non devono determinare un aumento della capacità produttiva dell'unità oggetto d'intervento, fatti salvi aumenti contenuti di capacità derivanti da esigenze tecniche e, comunque, di dimensione non superiore al 2% rispetto alla situazione precedente.

Il decreto specifica che, per le imprese energivore, il programma d'investimento deve prevedere la realizzazione d'interventi ulteriori rispetto a quelli che l'impresa realizza in adempimento degli obblighi di cui all'art. 8, c. 3, D.Lgs. 102/2014.

I programmi d'investimento in questione, possono essere accompagnati, qualora strettamente connessi e funzionali ai medesimi, da progetti per la formazione del personale, nel rispetto delle previsioni in proposito previste dal decreto in esame e dall'art. 31 del Reg. GBER.

I suddetti progetti possono prevedere, inoltre, spese d'importo non superiore al 10% di quelle complessivamente previste per la realizzazione dei programmi d'investimento citati.

Termini e modalità di presentazione delle domande

La domanda di agevolazioni dev'essere presentata esclusivamente in via elettronica, utilizzando la piattaforma informatica messa a disposizione nella sezione dedicata del sito internet del soggetto gestore Invitalia (www.invitalia.it), a partire dalle ore 12.00 del 10 ottobre 2023 e fino alle ore 12.00 del 12 dicembre 2023. Invitalia provvederà, con congruo anticipo rispetto alla predetta data di apertura dello sportello, a rendere disponibile sul proprio sito internet lo schema in base al quale dev'essere redatta la domanda e la documentazione da allegare alla stessa.

L'accesso alla piattaforma informatica prevede l'identificazione e l'autenticazione dell'impresa richiedente tramite SPID, CNS o CIE ed è riservato al rappresentante legale dell'impresa richiedente.

La domanda di agevolazione, redatta in lingua italiana, dev'essere formulata secondo le modalità e gli schemi resi disponibili sul sito di Invitalia e dev'essere firmata digitalmente, pena l'improcedibilità della stessa. Essa deve contenere, tra l'altro:

  1. i dati anagrafici dell'impresa richiedente, del soggetto firmatario, del referente, del titolare effettivo;
  2. l'indicazione delle finalità perseguite con il programma d'investimento, tra quelle individuate all'art. 2, c. 2, del decreto in esame, la tipologia d'intervento realizzata tra quelle indicate all'art. 6, c. 1, lett. a), b) e c) del medesimo decreto, i dati principali del programma d'investimento proposto e dell'eventuale progetto di formazione del personale;
  3. le spese oggetto della complessiva iniziativa, con l'indicazione degli importi corrispondenti a ciascuna delle voci di spesa ammissibili, articolate in funzione delle diverse finalità previste dal presente decreto;
  4. gli elementi utili alla determinazione dei punteggi per la formazione della graduatoria che dovranno in ogni caso coincidere con quelli indicati nell'ambito della relazione tecnica economica;
  5. le agevolazioni richieste.

Alla domanda di agevolazione dev'essere allegata, altresì, la documentazione indicata analiticamente all'art. 4, c. 5, del decreto direttoriale in esame.

Ai fini del completamento della compilazione della domanda di agevolazione, è richiesto il possesso di una casella di una PEC attiva.

Nell'ambito dello sportello agevolativo, ogni impresa può presentare, con riferimento alla singola unità produttiva, una sola domanda di agevolazione. Il decreto precisa, però, che è ammessa la presentazione da parte della singola impresa di più domande di agevolazione, purché riferite a diverse unità produttive ed a condizione che gli investimenti richiesti alle agevolazioni nell'ambito della singola domanda rispettino i requisiti dimensionali previsti.

Il decreto direttoriale 30 agosto 2023 disciplina, altresì, la formazione della graduatoria per l'ammissione alle attività istruttorie, la medesima istruttoria delle domande e la relativa concessione ed erogazione delle agevolazioni, nonché l'eventuale revoca delle stesse ed i programmi d'investimento e le spese ammissibili con le agevolazioni concedibili.

Fonte: DD MIMIT 30 agosto 2023

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