mercoledì 30/08/2023 • 15:43
Con le risposte n. 422 e n. 423 del 30 agosto 2023, l'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in tema di recupero del credito in caso di applicazione della definizione agevolata delle liti pendenti.
redazione Memento
Ascolta la news 5:03
L'Agenzia delle Entrate, con le risposte n. 422 e n. 423 del 30 agosto 2023, ha fornito chiarimenti in tema di definizione agevolata delle liti pendenti (art. 1 c. 186 L. 197/2022), chiarendo che la definizione agevolata delle liti pendenti si perfeziona con la presentazione della domanda e il versamento della prima rata, o dell'intero importo, entro il 30 settembre 2023, ma il suddetto perfezionamento è, comunque, condizionato all'esito del controllo eseguito dall'ufficio, e potrebbe venir meno in caso di diniego della definizione agevolata che l'Agenzia delle Entrate può notificare entro il 30 settembre 2024. Il versamento delle somme dovute nell'ambito della definizione agevolata della lite pendente ha, pertanto, il solo fine di definire la controversia instaurata con l'Amministrazione finanziaria e non quello di accertare l'esatto imponibile (Cass. 2 aprile 2020 n. 7661, Cass. SU 27 gennaio 2016 n. 1518).
In entrambi i casi di specie, l'ufficio ha proceduto al recupero del credito d'imposta IVA che sarebbe stato indebitamente utilizzato. Se l'istante intende ''rigenerare'' il credito IVA da recuperare successivamente in detrazione nella prima liquidazione periodica o nella dichiarazione annuale dovrà procedere al pagamento dell'imposta indicata nell'atto di recupero e rinunciare alla controversia con riferimento all'imposta medesima. La controversia, una volta ridotta alle sole sanzioni collegate al tributo e agli interessi, potrà essere definita ai sensi dell'art. 1 c. 191 L. 197/2022. L'istante potrà riportare il credito rigenerato nel Mod. IVA al rigo VL40.
Si ricorda che le controversie attribuite alla giurisdizione tributaria in cui è parte l'Agenzia delle Entrate o l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, pendenti in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello innanzi alla Corte di Cassazione, anche a seguito di rinvio, possono essere definite, a domanda del soggetto che ha proposto l'atto introduttivo del giudizio o di chi vi è subentrato o ne ha la legittimazione, con il pagamento di un importo pari al valore della controversia (art. 1 c. 186 L. 197/2022).
Con riferimento alla definizione in via agevolata delle controversie tributarie aventi ad oggetto atti di recupero di crediti d'imposta indebitamente utilizzati è stato chiarito che, la normativa di riferimento non contiene specificazioni circa la tipologia degli atti oggetto delle controversie definibili e, quindi, possono essere definite non soltanto le controversie instaurate avverso atti di natura impositiva, quali gli avvisi di accertamento e atti di irrogazione delle sanzioni, ma anche quelle inerenti atti meramente riscossivi (Circ. AE 27 gennaio 2023 n. 2/E). Sono, dunque, definibili in via agevolata le controversie aventi ad oggetto atti di recupero dei crediti d'imposta indebitamente utilizzati.
Fonte: Risp. AE 30 agosto 2023 n. 422 e Risp. AE 30 agosto 2023 n. 423
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Approfondisci con
La Manovra 2023 ha introdotto varie misure di definizione agevolata: l'intento, duplice, è di smaltire il contenzioso pendente e di offrire la possibilità ai contribuenti di definire le pendenze pagando somme in misura ..
Massimo Romeo
-Ti potrebbe interessare anche
Il contribuente che vuole “rigenerare” un credito IVA, oggetto di un atto di recupero dell’Agenzia poi impugnato, può accedere alla definizione agevolata delle liti pendenti per..
La speciale forma di definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti dinanzi alla Corte di Cassazione aventi ad oggetto atti impositivi ..
L'Agenzia delle Entrate pubblica la circolare 19 aprile 2023 n. 9/E relativa alla conciliazione agevolata delle controversie tributarie contenuta nella legge di Bilancio 2023.
Pubblicata la Circolare con le indicazioni sulla regolarizzazione delle irregolarità formali relative a imposte sui redditi, Iva e Irap commesse fino al 31 ottobre 2022, sul ..
Tra i molteplici chiarimenti forniti dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate del 27 gennaio 2023 n. 2, vi è la chiusura agevolata delle liti fiscali. Tale chiusura è f..
Rimangono ancora pochi giorni per i contribuenti che intendono avvalersi della rinuncia dei giudizi pendenti in Cassazione e della conciliazione agevolata delle controversie ..
La Legge di bilancio 2023 ha esteso la definizione agevolata del contenzioso tributario alle controversie pendenti con l’Agenzia delle accise, dogane e monopoli. Non rien..
Se al 1° gennaio 2023 l'Agenzia delle Entrate non era parte del giudizio, non è possibile accedere alla definizione agevolata delle controversie tributarie. Inoltre, l'Ag..
Entro il 10 ottobre 2023, i contribuenti dovranno depositare in giudizio la copia della domanda di definizione tempestivamente trasmessa e la copia del modello ..
Il cessionario/committente o il cedente/prestatore che abbia aderito alla definizione agevolata delle liti tributarie potrà presentare la domanda di rimborso IVA entro 2 ..
Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.