mercoledì 30/08/2023 • 06:00
Si potranno richiedere fino al 29 settembre 2023 i contributi previsti dal bando “Imprese Borghi”, al fine di sostenere iniziative imprenditoriali realizzate nei Comuni assegnatari di risorse per l’attuazione di progetti locali di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici.
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È stata prorogata al 29 settembre 2023 la scadenza del termine (prevista inizialmente l’11 settembre) per la presentazione dei progetti per ottenere i contributi previsti dal bando “Imprese Borghi”, promosso dal Ministero della Cultura e gestito da Invitalia. La proroga è stata stabilita con il decreto del Segretario Generale del Ministero della Cultura n. 933 del 23 agosto 2023.
La dotazione finanziaria iniziale è pari a 188 milioni di euro, previsti dal PNRR, Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”.
L'incentivo - si ricorda - punta a favorire il recupero del tessuto economico-produttivo di 294 borghi italiani, attraverso il finanziamento di progetti imprenditoriali, presentati da PMI che puntino principalmente a due finalità: la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli Comuni e la sostenibilità ambientale.
L’agevolazione
Le agevolazioni in esame sono rivolte a micro, piccole e medie imprese che presentano iniziative imprenditoriali in forma singola o in aggregazione, già costituite o che intendono costituirsi in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le ditte individuali e le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit, nonché gli Enti del Terzo settore, iscritti o in corso d’iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).
Il bando prevede la concessione di contributi a fondo perduto, nel rispetto del Regolamento de minimis, per un importo massimo pari a 75.000 euro, fino al 90% delle spese ammissibili.
Tale percentuale, è elevabile al 100% nel caso di:
Le imprese devono finanziarie con risorse proprie la quota non coperta dalle agevolazioni.
Presentazione della domanda
Come sopra anticipato, rispetto all’iniziale scadenza dell’11 settembre, con il decreto n. 933 del 23 agosto 2023 del D.G. del Ministero della Cultura, il termine per la presentazione delle domande è stato prorogato fino alle ore 18.00 del 29 settembre 2023.
Le istanze possono presentarsi online tramite l’area riservata dedicata sul sito di Invitalia, dove si può anche scaricare tutta la modulistica per la presentazione delle stesse.
Alla domanda dovranno essere allegati, pena la decadenza:
Invitalia darà comunicazione a mezzo PEC in caso di decadenza della domanda o laddove la stessa non possa essere presa in considerazione.
Progetti finanziabili
L’agevolazione è destinata a progetti imprenditoriali da localizzare in una o più unità locali ubicate nei comuni/borghi storici assegnatari di risorse per i “Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale”. Detti progetti, devono riguardare il campo delle attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, volti a rilanciare le economie locali valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio.
I progetti potranno promuovere in modo innovativo la rigenerazione dei piccoli Comuni, attraverso l’offerta di servizi, sia per la popolazione locale sia per i visitatori, nonché la sostenibilità ambientale, proponendo progetti attenti alla riduzione delle emissioni inquinanti, alla riduzione dei consumi, allo smaltimento dei rifiuti ed alle soluzioni di economia circolare.
Sono finanziabili progetti fino a 150.000 euro (considerando sia le spese d’investimento che il capitale circolante), da realizzare in 18 mesi e, comunque, entro e non oltre il 31 dicembre 2025.
Ciascuna domanda dev’essere correlata ad una sola iniziativa e, inoltre, una stessa iniziativa non può essere suddivisa in più domande.
I progetti imprenditoriali presentati, dovranno essere coerenti e sinergici con la progettazione presentata dal Comune/i destinatario/i del finanziamento per la realizzazione del progetto locale di rigenerazione culturale e sociale (Allegato 3), nonché rispondere a bisogni effettivi dei residenti, avendo come obiettivo quello di costruire imprese che rafforzino la strategia rigenerativa scelta dal Comune e generino benessere nelle comunità residenti.
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