Si è riunito ieri pomeriggio a Palazzo Chigi, per la prima volta dopo la pausa estiva, il Consiglio dei Ministri che ha approvato una serie di provvedimenti, tra i quali spicca lo schema di decreto legislativo che reca il riordino e la revisione degli ammortizzatori e delle indennità.
Detto provvedimento, inoltre, introduce un'indennità di discontinuità in favore dei lavoratori del settore dello spettacolo.
L'Esecutivo, inoltre, è intervenuto anche in materia di finanziamento d'investimenti d'interesse strategico, approvando un decreto-legge.
Sono stati, altresì, approvati tre disegni di legge di ratifica ed esecuzione di altrettanti Accordi internazionali, tra i quali quello riguardante la ratifica e l'esecuzione dell'Accordo sul trasporto aereo tra l'Unione Europea ed i suoi Stati membri, da una parte, e lo Stato del Qatar dall'altra, siglato a Lussemburgo il 18 ottobre 2021.
Trattamento previdenziale dei lavoratori dello spettacolo
Intervenendo in materia di trattamento previdenziale dei lavoratori del settore dello spettacolo, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo relativo al riordino ed alla revisione degli ammortizzatori e delle indennità e per l'introduzione di un'indennità di discontinuità in favore dei lavoratori del settore dello spettacolo.
Alla definizione ed alla conseguente approvazione del citato schema di decreto legislativo, in attuazione della Legge delega n. 106/2022, si è giunti - come ha sottolineato lo stesso Ministro Sangiuliano - dopo una lunga interlocuzione con tutte le categorie dello spettacolo, con le quali si sono tenuti dei tavoli di confronto.
Nello specifico, le nuove norme sono volte a compensare gli effetti negativi subiti dagli operatori del settore, caratterizzato da alti livelli di frammentarietà e discontinuità della posizione reddituale e contributiva dei lavoratori.
Gli interventi mirano alla protezione sociale di categorie diverse di operatori:
lavoratori dello spettacolo a tempo determinato e cioè che:
prestino a tempo determinato, attività artistica o tecnica, direttamente connessa con la produzione e la realizzazione di spettacoli;
prestino a tempo determinato attività al di fuori delle ipotesi di cui alla lett. a), ma pur sempre nel settore dello spettacolo;
lavoratori dello spettacolo intermittenti, anche a tempo indeterminato.
Indennità di discontinuità in favore dei lavoratori dello spettacolo
Il sopra citato schema di decreto prevede, altresì, che a decorrere dal 1° gennaio 2024, s'introdurrà una specifica indennità di discontinuità, al fine di tutelare le summenzionate categorie nei periodi d'inattività o durante i periodi di studio e formazione.
A tal proposito, s'individuano i requisiti che il lavoratore richiedente dovrà possedere al momento della presentazione della domanda d'indennità all'INPS entro il 30 giugno di ogni anno, a pena di decadenza.
È prevista anche la determinazione della misura e della durata del riconoscimento dell'indennità, insieme alle modalità di corresponsione della stessa in un'unica soluzione, nella misura del 60% del valore calcolato sulla media delle retribuzioni imponibili relative all'anno solare precedente la presentazione della domanda.
Con riferimento alla durata dell'indennità, il decreto stabilisce che non siano computati i periodi contributivi che abbiano già dato luogo all'erogazione di un'altra prestazione di disoccupazione, al fine di evitare il cumulo della medesima contribuzione per l'erogazione di più prestazioni di sostegno al reddito (per esempio, Naspi, indennità di maternità, malattia, infortunio).
Il provvedimento approvato definisce, inoltre, le misure dirette a favorire i percorsi di formazione e di aggiornamento per i percettori dell'indennità.
Sempre a decorrere dal 1° gennaio 2024, è prevista l'abrogazione dell'indennità per i lavoratori autonomi dello spettacolo (ALAS) e, al contempo, s'introduce un regime transitorio che si applicherà agli eventi di cessazione involontaria intervenuti fino al 31 dicembre 2023.
Infine, si prevede una disciplina transitoria per i lavoratori che abbiano maturato i requisiti nell'anno 2022 e presentino la domanda entro il 15 dicembre 2023, determinando l'incumulabilità tra l'indennità di discontinuità e l'ALAS.
Investimenti strategici
L'Esecutivo, nella riunione di ieri ha anche approvato, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell'economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di finanziamento d'investimenti d'interesse strategico.
Il decreto provvede, tra l'altro, ad assicurare le risorse finanziarie necessarie a consentire l'ingresso del Ministero dell'economia e delle finanze nell'operazione “NetCo”, guidata dal fondo KKR.
A tal proposito, viene precisato che, la NetCo deterrà, in prospettiva, il perimetro gestionale ed infrastrutturale della rete fissa di telecomunicazioni attualmente posseduta da TIM S.p.a. e vede il MEF coinvolto nel ruolo di azionista di minoranza.
Il decreto-legge prevede un ruolo strategico del Governo nel perseguimento degli obiettivi di sviluppo di rilevanza strategica ed in materia di sicurezza nazionale
Il Consiglio dei Ministri, inoltre, ha approvato la struttura e le condizioni dell'operazione per l'acquisizione della quota di minoranza nell'operazione NetCo da parte del MEF, i quali saranno inseriti in un DPCM, da adottarsi successivamente alla pubblicazione del medesimo decreto-legge.
Il citato DPCM, autorizzerà il MEF ad acquisire una quota di NetCo compresa tra il 15% ed il 20%, con un esborso massimo di 2,2 miliardi di euro.
Le risorse assicurate dal decreto-legge, derivanti dalla disponibilità sul cosiddetto “patrimonio destinato”, creato dal D.L. n. 34/2020, sono pari a 2.525 milioni di euro, poiché si tratta di residui utilizzabili inerenti al suddetto patrimonio che potranno essere finalizzati alla realizzazione di operazioni attinenti società di rilievo strategico individuate sempre con DPCM.
Fonte: Cs CdM 28 agosto 2023