sabato 05/08/2023 • 06:00
Con la circolare del 23 luglio 2023, la Banca d’Italia ha fornito chiarimenti sulla circolazione e sulla gestione contabile dei crediti fiscali acquistati e sulla natura dell’attività di trading posta in essere dagli istituti di credito.
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Il superamento della possibilità di compensazione da parte dei soggetti finanziari che hanno acquistato i crediti dalla clientela, ha generato, insieme ad altri fattori come le truffe perpetrate a danno dell'erario – circa 17 mld, un forte rallentamento nell'acquisto dei crediti e la necessità di procedere alla vendita sul mercato degli stessi. La Banca d'Italia dopo aver fornito un inquadramento generale sulla natura del credito fiscale e sulla disciplina, sottolineando come il titolare del credito possa utilizzarlo in compensazione, ovvero, procedere alla sua cessione, evidenzia che il credito non può essere chiesto a rimborso ovvero, se non utilizzato nell'anno di competenza, non può essere riportato a nuovo per gli esercizi successivi. Facendo riferimento al Documento della Banca d'Italia – Consob – Ivass n. 9, redatto nell'ambito del Tavolo di coordinamento tra la Banca d'Italia, Consob e Ivass in materia di applicazione degli IAS/IFRS, ha chiarito che i crediti d'imposta sono “sul piano sostanziale più assimilabili a un'attività finanziaria”, individuando il modello contabile basato sull'IFRS 9 come il modello più attendile per la loro gestione contabile. Nel caso in cui la ...
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