lunedì 31/07/2023 • 14:46
Il Ministero del Lavoro, con il DM 26 maggio 2023 n. 78, dà il via alla sperimentazione del reddito alimentare presso i comuni capoluogo delle città metropolitane, definendo inoltre la distribuzione delle risorse.
redazione Memento
Con la pubblicazione nella sezione Pubblicità legale del sito del ministero del Lavoro del DM 26 maggio 2023 n. 78, lo stesso dicastero dà il via alla sperimentazione del reddito alimentare presso i comuni capoluogo delle città metropolitane. La durata della sperimentazione è di 3 anni. Reddito alimentare: di cosa si tratta? La Legge di Bilancio 2023 (art. 1, c. 434 e 435, L. 197/2022) ha istituito un Fondo destinato a finanziare, nelle città metropolitane, la sperimentazione del reddito alimentare, quale misura per contrastare lo spreco e la povertà alimentare, mediante l'erogazione, a soggetti in condizioni di povertà assoluta, di pacchi alimentari realizzati con l'invenduto della distribuzione alimentare, da prenotare mediante una applicazione e ritirare presso un centro di distribuzione o ricevere presso il proprio domicilio nel caso di soggetti appartenenti a categorie fragili. Si tratta di un aiuto che consiste nella distribuzione gratuita alle persone in condizione di povertà assoluta, anche tramite gli enti del Terzo Settore, di pacchi alimentari realizzati con i prodotti invenduti dei negozi della distribuzione alimentare, in quanto non idonei alla vendita, ad esempio a causa delle confezioni rovinate o perché prossimi alla scadenza. Comuni interessati dalla sperimentazione La sperimentazione è avviata nei comuni capoluogo delle città metropolitane da identificarsi a seguito di accordo in Conferenza unificata (art. 9, c. 2 lett. c, D.Lgs. 281/97) su proposta del ministero del Lavoro, tenendo conto anche della concentrazione dei tassi di povertà che insistono sui territori, di un'equa distribuzione sul territorio nazionale e delle risorse disponibili. Destinatari I soggetti che possono usufruire dei benefici della distribuzione alimentare possono essere i medesimi di cui agli elenchi detenuti dalle Organizzazioni partner Territoriali (OpT) della distribuzione del programma FEAD, nonché altri soggetti segnalati dai servizi sociali territoriali competenti e/o da altre organizzazioni del Terzo Settore operanti sul territorio. Modalità di presentazione dei progetti I progetti di reddito alimentare sono presentati dai comuni capoluogo delle città metropolitane. Tali progetti devono prevedere forme di coinvolgimento degli enti del Terzo Settore presenti sul territorio e, in particolar modo, quelli già aderenti al programma FEAD, con la partecipazione degli esercizi commerciali. Fonte: DM 26 maggio 2023 n. 78
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