lunedì 31/07/2023 • 06:00
Fino al 21 agosto 2023, gli Enti del Terzo Settore possono presentare le domande per fruire del “contributo energia”, ovvero il contributo a fondo perduto per fronteggiare l'aumento dei costi di energia elettrica e gas naturale, registrati nel terzo trimestre del 2022.
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Dal 20 luglio 2023 e fino alle ore 12.00 del 21 agosto 2023, gli Enti del Terzo Settore (ETS) e gli enti religiosi riconosciuti che svolgono attività di assistenza per persone con disabilità e persone anziane, hanno la possibilità di presentare le domande per richiedere il “contributo energia”.
Si tratta, nello specifico, di contributi a fondo perduto per l'aumento dei costi di energia elettrica e gas naturale registrati nel terzo trimestre del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021.
L'incentivo è promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità - ed è gestito da Invitalia, con una dotazione finanziaria di 175 milioni di euro, ripartiti come di seguito riportato:
Il contributo può coprire fino all'80% dell'aumento dei costi registrati tra il 2021 ed il 2022 e, comunque, con un massimo di 50.000 euro per ogni soggetto.
I beneficiari
Possono fare domanda per richiedere il "contributo energia" le categorie di operatori elencate di seguito e divise per i corrispondenti Fondi.
Il contributo straordinario a valere sulla quota del Fondo di 120 milioni, può essere richiesto da:
Il contributo straordinario a valere sulla quota del Fondo di 50 milioni, può essere richiesto da:
Il contributo straordinario per i maggiori costi sostenuti per energia e gas naturale, utilizzando la quota del Fondo di 5 milioni, può essere richiesto dalle IPAB.
Per accedere al contributo, è necessario che l'Ente richiedente, nel periodo cui si riferisce la richiesta, sia stato attivo ed abbia erogato i servizi di competenza. Ciascun Ente, può presentare una sola domanda per uno solo dei Fondi indicati.
Si ricorda, altresì, che i contributi in questione non sono cumulabili tra loro.
L'incentivo
Affinché si possa usufruire dell'incentivo in esame, è necessario che, le utenze oggetto della domanda d'ammissione, siano intestate all'Ente che fa richiesta o alla Pubblica Amministrazione che ha concesso l'immobile a cui fanno riferimento. È, comunque, l'Ente che fa richiesta che deve sostenerne il pagamento.
Il contributo è calcolato applicando all'incremento del costo, al netto dell'IVA, una percentuale di riconoscimento determinata come indicato nel seguente prospetto:
Percentuale d'incremento del costo |
Percentuale di liquidazione |
---|---|
Pari al 100% o maggiore del 100% |
80% dell'incremento |
Compresa tra il 99,99 % e l'80% |
70% dell'incremento |
Compresa tra il 79,99 % e il 60% |
60% dell'incremento |
Compresa tra il 59,99 % e il 40% |
40% dell'incremento |
Compresa tra il 39,99 % e il 20% |
80% dell'incremento |
L'incentivo in commento non è riconosciuto per incrementi inferiori al 20% ed è concesso nei limiti del Regolamento de minimis (Reg. (UE) n. 1407/2013).
Presentazione della domanda
La presentazione della domanda per fruire del contributo a fondo perduto avviene attraverso la piattaforma informatica dedicata, alla quale si accede dal sito del Ministero per le disabilità (www.disabilita.governo.it), nonché dal portale del soggetto gestore (www.invitalia.it).
Ai fini della presentazione della domanda, è necessario:
Non sono ammesse domande presentate con modalità diverse da quelle sopra descritte e, come anticipato in premessa, le richieste di contributo possono essere presentate già dallo scorso 20 luglio e fino alle ore 12.00 del 21 agosto 2023.
La concessione del contributo avverrà entro 60 giorni dal termine per la presentazione delle domande, attraverso un provvedimento cumulativo (comprensivo degli elenchi dei beneficiari ammessi alle agevolazioni, in relazione a ciascuna delle fonti di finanziamento).
La data di presentazione della domanda di agevolazione è del tutto ininfluente ai fini dell'accesso al contributo, concesso ed erogato in base alla percentuale d'incremento dei costi, ovvero secondo un ordine decrescente a partire dalla maggiore percentuale d'incremento dei costi e, dando priorità, nel caso di percentuale paritaria, al maggiore importo del costo sostenuto.
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