Salario minimo per legge: la Fondazione Studi contribuisce al dibattito

L'accesa discussione sul salario minimo per legge sta entrando nel vivo del dibattito politico del paese. Le opposizioni hanno avanzato una proposta per fissare una quota oraria minima di 9 euro, la maggioranza reagisce immediatamente, presentando un emendamento abrogativo del disegno di legge, con l'obiettivo di bloccare alla fonte qualsiasi approfondimento. Una questione come questa non può che essere affrontata da un punto di vista tecnico e di sistema, senza slogan e preconcetti, anche per la delicatezza di qualsiasi intervento in materia. Le ragioni del perché sì I fautori dell'intervento legislativo, in estrema sintesi, argomentano: L'Istat ha recentemente certificato l'esistenza di oltre 3 milioni di lavoratori poveri; i benefici del salario minimo per legge allevierebbero la loro situazione Il salario minimo legale è diffuso in quasi tutti i paesi europei, ad eccezione di Austria, Cipro, Danimarca, Finlandia, Svezia ed Italia. Perché non adeguarsi alla maggioranza dell'Europa, tenendo anche conto della Direttiva Europea n.2022/2041 del 25 ottobre 2022 che mira a migliorare la protezione dei salari dei lavoratori? Le ragioni del perché no Gli oppos